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ANAS: ”DAMA NERA 1 e 2” SE NON RUBI NON CRESCI E NON PUOI FARE PARTE DELLA SQUADRA

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  • 22 set 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Continua dagli anni precedenti. Come già annunciato, l'operazione DAMA NERA è una grande bufala. Simile a una delle tante operazioni dirette dal “Cono d'ombra” quando sedeva nella Procura della città del nulla e si muoveva in elicottero alla volta di Palermo.

La Mantide, ossia la dirigente Antonella Accroglianò, ha raccontato tante e tante di quelle storie il cui unico pregio è stato d’identificare, volutamente, la parte infinitesimale dei tangentieri dell'ANAS. Sembrerebbe un assurdo, ma è così.

Ripetiamo che la tangentiera non abbia riferito sui lavori dell'autostrada Salerno/Reggio Calabria, né su quelli della strada statale 106 dove sono transitati miliardi di euro di prodiana memoria.

Il cono d'ombra, ha confinato le dichiarazioni solo sugli appalti di piccolo conto lasciando fuori quelli rilevanti, su cui rammentiamo che finanche il New York Times ebbe da censurare. Fermo restando l'ottimo comportamento dei militari della Guardia di Finanza, a eccezione del loro comandante già in servizio a Reggio Calabria. Pollari, docet.

Ricordiamo pure che l'attuale Presidente Armani J ebbe modo di ringraziare l'AG e di recente, ha avuto modo d’informare l'opinione pubblica d’avere licenziato i funzionari e i dirigenti coinvolti nella “Mandrakata”. Tuttavia rimaniamo dell’opinione che le dichiarazioni della tangentiera porteranno a un bluff giudiziario. Tranne che per i rei confessi. Il problema che vogliamo affrontare in questo numero non riguarda se le parti omissate nell'ordinanza porteranno ad altri sviluppi giudiziari, piuttosto l’effettiva questione morale dei reclutamenti del personale con posti di responsabilità. Non a caso per tali aspetti l'allora Presidente CIUCCI querelò la nostra testata perché lui sostenne d’essere stato danneggiato moralmente (per € 400,00) e la non esistenza della questione morale. Si ricorda ai dipendenti ANAS, specie a quello che di recente è venuto a trovarci, che il nostro giornale non tira volate, è aduso a denunciare frontalmente i reati e i soprusi ed eventualmente apprezzare per i dipendenti fedeli. Ebbene, a quell'epoca si vedano le edizioni cartacee dal gennaio 2010, in cui ponemmo attenzione sul dipendente, poi dirigente, LaGroterria, da noi definito il Sabbiante. Tutte le attenzioni che ci riservò l'Autorità Giudiziaria scaturirono, tra le altre, dalle continue pressioni che il gruppo LaGrotteria & C, fecero sull'addetto stampa ANAS. Col vestito gessato se vi pare ingessato. Ricordiamo a tal proposito, che denunciammo la sua elevazione di grado nonostante lo stesso fosse stato condannato per mazzette quando prestò servizio presso il magistrato delle acque del PO. E, nonostante fosse stato arrestato, non appena assunto all'ANAS spa -2003/2004-, per lo stesso reato nel 2010, e quando ancora il giudizio non si era formato, CIUCCI non esitò a promuoverlo. Per questo, fu querela.

Infatti, nel proc. 14/61537 RGNR “DAMA NERA 2”, a pagina 131, il Gip scrive: “Quanto al LAGROTTERIA giova poi evidenziare che da quanto emerge dalla PG operante e come emerge da fonti aperte (internet www.tgmaddalena.it e ancora www_blitzquotidiano.it), l'ing. Sergio LaGrotteria risulta essere stato condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale di Padova nell'anno 2010 per aver intascato "mazzette" in qualità di pubblico ufficiale, nell'ambito di reati ambientali commessi da privati. La condanna nei confronti dell'odierno indagato è stata annullata dalla Corte d'Appello di Venezia per intervenuta prescrizione consentendo cosi al funzionario condannato in primo grado per reati commessi in qualità di pubblico ufficiale, d’entrare in ANAS con la qualifica di dirigente. Lagrotteria Sergio, come si evince agevolmente nelle intercettazioni, è certamente quello più cauto nel parlare e ciò deriva evidentemente dall'essere stato già intercettato nell'indagine della Procura di Padova”.


A pagina 114 della stessa ordinanza, la Mantide riferisce a tale Cerasi Emiliano (arresti domiciliari) che “LAGROTTERIA è uno dei tecnici migliori che abbiamo ...”. D'altra parte non poteva essere diversamente, se non rubi non cresci e non puoi fare parte della squadra. Chiaramente, non stiamo generalizzando.

Terminiamo per il momento, ponendo un interrogativo al Presidente Armani J, al quale piace complimentarsi con l'A.G.- Presidente Armani, lei ha ereditato una grande baraccopoli con speranza a renderla fruibile a tutti. Uno dei primi passaggi amministrativi della sua Presidenza, ARMANI J, è stato quello d’accontentare i sindacati. Ovvero, sottometterli. Ora, a breve dovrebbe emanare una nuova pianta organica. Dalle prime voci che corrono nei corridoi di Via Mozambano pare che le caselle saranno riempite da uomini al cui cospetto, l'ingegner LaGrotteria è un dilettante allo sbaraglio.


Al Prossimo.

Il segno di Zorro


 
 
 

1 Comment


avv.andreadipietro
Oct 29, 2024

Diffida, ex art. 17 del GDPR, in nome e per conto della Signora Accroglianò Antonella (c/o DIBATTITO NEWS)


Egregio Titolare del Trattamento Dati Personali,


formulo la presente diffida, ex art. 17 del GDPR, in nome e per conto della Signora Accroglianò Antonella, la quale mi ha conferito espresso mandato a rappresentarLe e chiederLe quanto segue.


In passato è stato da Voi pubblicato un articolo giornalistico raggiungibile al seguente link:


https://dibattitonews.wixsite.com/il-dibattito-online/post/2016/09/22/anas-dama-nera-1-e-2-se-non-rubi-non-cresci-e-non-puoi-fare-parte-della-squadra


Nel suddetto articolo, all’epoca caratterizzato da interesse pubblico, si riportava il nominativo della mia assistita in quanto coinvolta in una vicenda giudiziaria ormai terminata, per la Signora Antonella Accroglianò, con sentenza di patteggiamento divenuta irrevocabile in data 17 giugno 2019 e conseguente espiazione della pena terminata in data 13 marzo 2024.


Oggi, a distanza di 10 anni dai fatti (PROC. PEN. R.G. N.R. N. 61537/2014) e una volta espiata la pena, la Signora Antonella Accroglianò ha diritto a…


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