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IMMIGRAZIONE

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  • 26 feb 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

CIRCOLO CULTURALE

REGNO DELLE DUE SICILIE

CARDINALE RUFFO DI CALABRIA


Vogliamo, in questa fase, affrontare un argomento di estrema urgenza che è l’immigrazione selvaggia. Immigrazione in quanto trasferimento di persone da un posto a un altro, selvaggia perché incontrollata e senza nessuna programmazione; tutto ciò va a detrimento e degli ospitanti ma soprattutto degli ospiti i quali, a lungo andare, saranno percepiti come un corpo estraneo e quindi rigettati. E’ inutile che si continui a ribadire che gli immigrati “sono una risorsa per la nazione che li ospita”, tutto ciò è falso, sono una risorsa nel momento in cui sono inseriti nel sistema produttivo, in caso contrario sono una remora. Il cancelliere federale della Germania Anghela Merkel, con il suo fare falso e interessato, aveva trovato il sistema per appropriarsi, a costo zero, dei migliori cervelli fra gli immigrati i quali, istruiti dalle nazioni di provenienza, da lei utilizzati per lo sviluppo della propria nazione. Ma il gioco non ha retto perché è stata scoperta e sbeffeggiata, voleva che la bassa manovalanza, improduttiva, andasse alle altre nazioni mentre lei si appropriava della crema. Tali soggetti sicuramente sono una risorsa per le organizzazioni malavitose che gestiscono il trasferimento dei “nuovi schiavi” i quali sono imbarcati su natanti precari, stipati fino all’inverosimile sempre a rischio di morte, tanto pagano alla partenza non all’arrivo. Sono certamente una risorsa per quelle associazioni umanitarie, o pseudo tali, che si appropriano di loro traendone lucrosi guadagni sulla pelle di questi sventurati e sulle tasche dei contribuenti. Vi sono delle associazioni le quali in modo indiscusso e disinteressato sono al servizio di questi sventurati quali il Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta, volontari collaterali ai Cavalieri di Malta, con l’acronimo CISOM, e la Croce Rossa Italiana, corpo della sanità militare dell’esercito. I volontari del CISOM, ultimamente nel porto di Reggio Calabria, hanno trasferito, da bordo della nave che li trasportava ad alcuni veicoli frigorifero, decine di salme di immigrati periti nel canale di Sicilia durante il percorso su natanti di fortuna. Questi corpi di poveri sventurati vennero trattati con estremo riguardo come impone la carità cristiana.Nel nostro girovagare in terra d’Africa abbiamo avuto la fortuna, o sfortuna, d’imbatterci in svariati mezzi pesanti a tre assi, che dai porti del Mediterraneo si dirigevano verso le nazioni di destinazione trasportando delle merci attraverso il deserto del Sahara, da nord a sud, mentre il ritorno lo percorrevano carichi di esseri umani stipati nei cassoni come stecchini all’interno del loro contenitore. I punti di transito per le merci sono le direttive Libia Niger per poi irradiarsi per tutta l’Africa Occidentale. Viceversa per gli sventurati che credono di trovare nelle nazioni più evolute dell’occidente una sorta di “bengodi” dove i soldi si trovano per strada e basta chiedere per avere tutto ciò che si desidera, poi si scontrano con la triste realtà. E’ fuor di dubbio che le nazioni occidentali abbiano grandi colpe per tutto ciò, non dimentichiamoci del periodo coloniale quando gli stati europei tenevano questi popoli sotto il tallone dello sfruttamento totale traendone grandi ricchezze senza dare nulla in cambio. Lo sviluppo delle nazioni governate non era previsto nell’intento di questi sfruttatori che hanno affamato interi popoli senza badare alla loro emancipazione. Si era arrivati all’assurdo che la casa reale del Belgio aveva la proprietà privata del Congo che ha sfruttato in modo vergognoso, in fine si vide quali furono i risultati. Ora, queste nazioni neo schiaviste, si facciano carico della sopravvivenza dei figli d’Africa che fino a qualche tempo fa hanno sfruttato come negrieri e al momento li tengono sotto tutela organizzando dei colpi di stato per avere ancora il controllo delle risorse minerarie.Tutto ciò che abbiamo scritto, anche con l’impeto della protesta contro i neo colonialisti, non avrebbe senso se non dessimo una soluzione al problema tanto spinoso, anche perché ci saremmo accodati a quella pletora di saccenti che blaterano senza arrivare a una soluzione ma si beccano il gettone di presenza per avere partecipato a qualche convegno pseudo specializzato. La nostra idea è quella di dare a chiunque lo richieda il visto d’entrata nella nostra nazione quindi verrebbe, da loro, acquistato il biglietto per il viaggio. Al momento del rilascio del visto devono versare una cauzione pari al costo del biglietto per l’eventuale ritorno. Arrivati in Italia se troveranno lavoro certificato saranno accolti in caso contrario verranno rimpatriati. Noi abbiamo un problema endemico che è quello dell’abbandono della montagna e tante terre incolte, ebbene, di questi immigrati, coloro che lo volessero potrebbero trasformarsi in agricoltori o allevatori. Da parte nostra avremo il ripopolamento della montagna e la produttività delle terre incolte. Intanto la cauzione pagata al momento del rilascio del visto potrebbe servire per pagare in parte le spese d’avviamento al lavoro. Nel caso in cui il soggetto emigrante che non riesce a integrarsi verrebbe, alla scadenza del visto, rimpatriato senza che tutto ciò sia un costo per il contribuente italiano. Si potrebbe dire, è troppo semplicistico, siamo d’accordo è troppo semplice ma questa nostra proposta vuole essere un viatico per trovare una soluzione logica a un problema che altrimenti non sarà mai risolto. Comunque per noi rimane un mistero il motivo per cui tutte queste popolazioni a maggioranza musulmane per trovare lavoro non si indirizzino verso quelle nazioni ricche, anch’esse musulmane, per esempio quelle del Golfo, a partire dall’Arabia Saudita e finire agli Emirati Uniti, le quali ospitano come mano d’opera gente che proveniente dall’India e dal sud est asiatico. A questo punto mi torna in mente ciò che disse nel 1974 Houari Boumedienne “Un giorno milioni di uomini dell’emisfero meridionale andranno nell’emisfero settentrionale. E non ci andranno come amici. Perché ci andranno per conquistarlo. E lo conquisteranno con i loro figli. I ventri delle nostre donne ci daranno la vittoria”.

Queste parole dette più di quaranta anni fa risuonano come un monito, ci devono fare riflettere. I ben pensanti stiano accorti, oggi con il loro falso perbenismo stanno abbassando la guardia ma saranno i primi a soccombere perché in seguito non sapranno come reagire.


Il Presidente (Dr. Antonio Pizzi)


 
 
 

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