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CANNIZZARO

I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell'ambito di un'operazione antimafia coordinata dalla Dda, hanno arrestato 14 persone accusate, a vario titolo, tra l'altro, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti e violenza privata. L'operazione riguarda le cosche di 'ndrangheta "Iamonte" e "Paviglianiti", attive a Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri, comuni della provincia di Reggio. Tra le persone arrestate c'é anche il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi. Crupi, che é stato posto ai domiciliari, é accusato di corruzione. Nell'ambito della stessa operazione sono finiti ai domiciliari, sempre con l'accusa di corruzione, il vicesindaco e l'assessore al Turismo di Brancaleone, Giuseppe Benavoli ed Alfredo Zappia, e l'ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, già coinvolto in una precedente operazione.

La nota del consigliere regionale Francesco Cannizzaro

"Questa mattina alle 7.50 mi e' stata notificata dai carabinieri una informazione di garanzia a firma del pm della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo dal quale si evince che sono indagato per un'ipotesi di reato inerente il vantaggio che avrei ottenuto da parte della cosca Paviglianiti di San Lorenzo in cambio di un appoggio elettorale in mio favore". E' quanto afferma, in un comunicato, il consigliere regionale della Calabria Francesco Cannizzaro eletto nella lista di centrodestra Cdl e attualmente dirigente di Forza Italia. "Per quanto sia scontato aver la massima fiducia degli organi inquirenti - prosegue Cannizzaro - vorrei esternare, accanto alla mia altrettanto scontata serenita' personale e professionale, che sono sin da questo momento a disposizione degli organi inquirenti per essere interrogato, ascoltato, sentito affinche' si possa chiarire la vicenda in maniera tempestiva e senza che si lasci alcuna ombra su quello che e' il mio percorso ed impegno politico sin dalla mia primissima esperienza".

I Nomi degli arrestati

Ci sono anche diversi politici e dirigenti comunali fra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare 'Ecosistema', emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta della locale Dda. Per ordine del giudice, sono finiti ai domiciliari Giuseppe Benavoli, vicesindaco di Brancaleone, l'assessore del medesimo paese Alfredo Zappia, il suo ex collega, Giuseppe Domenico Marino, e Vincenzo Crupi sindaco di Bova Marina, accusati a vario titolo di corruzione e turbata liberta' degli incanti. Insieme a loro, sono stati colpiti da provvedimenti restrittivi l'ingegnere Franco Maisano, responsabile dell'ufficio tecnico di Melito Porto Salvo, e l'ingegnere Carmelo Barbaro, dirigente della Provincia di Reggio Calabria, piu' imprenditori e professionisti, come i titolari delle imprese di smaltimento rifiuti Saro Azzara' e Carmelo Ciccone. Per il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, proprio Azzara' sarebbe l'elemento centrale dell'indagine. Considerato legato ai clan Iamonte e Paviglianiti, grazie a loro e alla compiacenza di amministratori e funzionari pubblici si sarebbe accaparrato appalti e gare in tutto il basso jonio reggino.


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