MAFIA CAPITALE
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- 18 feb 2017
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PARTE II°
30546/10 R.G. Mod. 21
TRIBUNALE DI ROMA
Ufficio VI GIP
ORDINANZA DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI
- artt. 272 e segg. c.p.p. -
Il Giudice delle indagini preliminari, dott.ssa Flavia Costantini,
visti gli atti del procedimento penale procedimento penale N. 30546/10 R.G.N.R.,
nei confronti, tra gli altri, di:
1) Massimo CARMINATI nato a Milano il 31.5.1958
2) Riccardo BRUGIA nato a Roma il 06.11.1961,
3) Roberto LACOPO nato a a Roma il 08.06.1965
4) Matteo CALVIO nato a Roma il 01.09.1967
5) Fabio GAUDENZI nato a Roma il 03.03.1972
6) Raffaele BRACCI nato Roma il 24.2.1975
7) Cristiano GUARNERA nato a Roma il 16.12.1973
8) Giuseppe IETTO nato a Roma il 29.03.1958
9) Agostino GAGLIANONE nato a Sacrofano (RM) il 29.07.1958
10) Salvatore BUZZI nato a Roma il 15.11.1955
11) Fabrizio Franco TESTA nato a Roma il 27.12.1965
12) Carlo PUCCI nato a Roma il 24.07.1961
13) Riccardo MANCINI nato a Roma il 16.11.1958,
14) Franco PANZIRONI nato a Roma il 11.07.1948
15) Emanuela SALVATORI nata a Roma il 18.7.1957
16) Sandro COLTELLACCI nato a Monterotondo (RM) il 09.07.1964
17) Nadia CERRITO nata a Roma l’11.09.1965
18) Giovanni FISCON nato a ROMA (RM) il 29.1.1957
19) Patrizia CARACUZZI nata a Roma l’11.10.1962
20) Claudio CALDARELLI nato a Roma il 22.01.1951
21) Franco CANCELLI, nato a Roma il 13.03.1954
1
22) Salvatore FORLENZA nato a Potenza il 02.11.1953
23) Carlo Maria GUARANY, nato a Cutro (KR) il 19.09.1959
24) Emanuela BUGITTI nata ad Udine il 22.11.1953
25) Alessandra GARRONE nata a Roma il 22.07.1974
26) Paolo DI NINNO nato a Roma il 6.09.1962
27) Sergio MENICHELLI nato a Sant'Oreste (RM) il 5.11.1948
28) Marco PLACIDI, nato a Sant'Oreste (RM) il 5.1.1955
29) Raniero LUCCI nato a Roma (Rm) il 1.12.1967
30) Pierina CHIARAVALLE nata ad Avezzano (AQ) il 21.10.1984
31) Giuseppe MOGLIANI nato il 18.07.1952 a Campagnano di Roma (RM),
32) Giovanni LACOPO nato a Gerace (RC) il 24.06.1940
33) Claudio TURELLA nato a Roma (RM) il 28.11.1951
34) Emilio GAMMUTO nato ad Acri (CS) il 10.04.1954
35) Rossana CALISTRI nata il 10.08.1957 a Montecatini-Terme (PT)
36) Gennaro MOKBEL nato a Roma il 13.9.1960
37) Giovanni DE CARLO nato a Roma il 17.3.1975
38) Luca ODEVAINE , nato a Roma il 25.10.1956, ivi residente in via Marco Aurelio
n. 49;
39) Mario SCHINA (C.F.: SCHMRA54H30H501F), nato a Roma il 30.06.1954, ivi
residente in via Gina Mazza n. 3.
INDAGATI
Massimo CARMINATI, Riccardo BRUGIA, Fabrizio Franco TESTA, Salvatore
BUZZI, , Cristiano GUARNERA, Giuseppe IETTO, Agostino GAGLIANONE,
Franco PANZIRONI, Carlo PUCCI, Riccardo MANCINI, Fabio GAUDENZI,
Roberto LACOPO, Matteo CALVIO, Nadia CERRITO, Claudio CALDARELLI,
Carlo Maria GUARANY, Alessandra GARRONE, Paolo DI NINNO:
1) del delitto di cui all’articolo 416bis commi 1, 2, 4, 6 e 8 c.p. per avere fatto parte di una
associazione di stampo mafioso operante su Roma e nel Lazio, che si avvale della forza di
intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di
omertà che ne deriva per commettere delitti di estorsione, di usura, di riciclaggio, di corruzione
di pubblici ufficiali e per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività
economiche, di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, con i ruoli per ciascuno di
seguito indicati:
Massimo CARMINATI, capo e organizzatore, sovrintende e coordina tutte le attività della
associazione, impartisce direttive agli altri partecipi, fornisce loro schede dedicate per le
comunicazioni riservate, individua e recluta imprenditori, ai quali fornisce protezione, mantiene i rapporti con gli esponenti delle altre organizzazioni criminali operanti su Roma nonchè con esponenti del mondo politico, istituzionale, finanziario, con appartenenti alle forze dell’ordine eai servizi segreti;Riccardo BRUGIA, organizzatore, braccio destro di CARMINATI, collabora con lui in tutte le attività di direzione dell’associazione, coordina le attività criminali dell’associazione nei settori 2del recupero crediti e dell’estorsione, custodisce le armi in dotazione del sodalizio;Fabrizio Franco TESTA, organizzatore, testa di ponte della organizzazione nel settore politico e istituzionale, coordina le attività corruttive dell’associazione, si occupa della nomina di persone gradite alla organizzazione in posti chiave della pubblica amministrazione;Salvatore BUZZI, organizzatore, gestisce, per il tramite di una rete di cooperative, le attività economiche della associazione nei settori della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della accoglienza dei profughi e rifugiati, della manutenzione del verde pubblico e negli altri settori oggetto delle gare pubbliche aggiudicate anche con metodo corruttivo, si occupa della gestione della contabilità occulta della associazione e dei pagamenti ai pubblici ufficiali corrotti;Cristiano GUARNERA, imprenditore colluso, partecipa all’associazione mettendo adisposizione le proprie imprese e attività economiche nel settore della edilizia per la gestione degli appalti di opere e servizi conseguiti dall’associazione anche con metodo corruttivo;Giuseppe IETTO, imprenditore colluso, partecipa all’associazione mettendo a disposizione le proprie imprese e attività economiche nel settore della ristorazione per la gestione degli appalti di opere e servizi conseguiti dall’associazione anche con metodo corruttivo;Agostino GAGLIANONE, imprenditore colluso, partecipa all’associazione mettendo adisposizione le proprie imprese e attività economiche nel settore della edilizia e del movimento terra per la gestione degli appalti di opere e servizi conseguiti dall’associazione anche conmetodo corruttivo, costituisce flussi finanziari illegali al fine della loro veicolazione aicomponenti apicali del sodalizio, custodisce per conto dell’associazione denaro contanteprovento delle attività illecite;Franco PANZIRONI, pubblico ufficiale a libro paga, partecipa all’associazione fornendo unostabile contributo per l’aggiudicazione di appalti pubblici, per lo sblocco di pagamenti in favoredelle imprese riconducibili all’associazione; garante dei rapporti dell’associazione conl’amministrazione comunale negli anni 2008/2013;Carlo PUCCI, pubblico ufficiale a libro paga, partecipa all’associazione fornendo uno stabilecontributo per l’aggiudicazione di appalti pubblici, per lo sblocco di pagamenti in favore delleimprese riconducibili all’associazione;Riccardo MANCINI, pubblico ufficiale a disposizione dell’associazione, partecipaall’associazione fornendo uno stabile contributo per l’aggiudicazione di appalti pubblici, per losblocco di pagamenti in favore delle imprese riconducibili all’associazione; tramite dei rapportidell’associazione con l’amministrazione comunale negli anni 2008/2013;Roberto LACOPO, partecipe, gestisce per conto dell’associazione il distributore di carburantisito in Corso Francia, base logistica del sodalizio, si occupa delle attività di estorsione e recupero crediti per conto dell’associazione, svolge anche il ruolo di tramite delle comunicazioni per il sodalizio;Matteo CALVIO, partecipe, si occupa anche delle attività di estorsione e recupero crediti per conto dell’associazione;Fabio GAUDENZI, partecipe, si occupa in particolare del riciclaggio e del reinvestimento dei proventi delle attività dell’associazione;Nadia CERRITO, partecipe, segretaria personale di BUZZI, custodisce la contabilità occulta della attività corruttiva dell’associazione, contribuisce alle operazioni corruttive e di alterazione delle gare pubbliche; Carlo Maria GUARANY, partecipe, stretto collaboratore di BUZZI contribuisce alle operazioni corruttive e di alterazione delle gare pubbliche;Alessandra GARRONE, partecipe, compagna e stretta collaboratrice di BUZZI, con il quale condivide le strategie operative del sodalizio, contribuisce alle operazioni corruttive e dialterazione delle gare pubbliche;Paolo DI NINNO, partecipe, commercialista di fiducia di BUZZI, gestisce la contabilità occulta della attività corruttiva dell’associazione, contribuisce alle operazioni corruttive e di alterazionedelle gare pubbliche, crea flussi finanziari illeciti finalizzati a remunerare i componentidell’associazione;Claudio CALDARELLI, partecipe, punto di collegamento tra l’organizzazione e le istituzionipolitiche, crea flussi finanziari illeciti e contribuisce alle operazioni corruttive e di alterazionedelle gare pubbliche.Con le aggravanti di essere l’associazione armata e dell’avere finanziato le attività economichecontrollate con i proventi di delitti.In Roma fino alla data odierna3Riccardo BRUGIA e Roberto LACOPO:2) del reato di cui agli artt. 110, 81 II co., 629 commi 1 e 2 con riferimento all’art.628 comma 2 n.3 c.p.e 7 D. L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. nella L. 12 luglio 1991, n. 203, poiché, in concorso tra loro, conpiù azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, costringevano Massimo PERAZZA a pagareun debito di importo imprecisato nei confronti di LACOPO Roberto e altro debito di Euro 670,00 neiconfronti di Alessia MARINI, con violenza esercitata da Riccardo BRUGIA e consistita nel percuotereil PERAZZA procurandogli lesioni ad una gamba e un taglio al collo in data 5 novembre 2012 e conreiterate minacce verbali rivolte da BRUGIA nel corso del mese di novembre 2012, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno.Con le aggravanti di essere il fatto commesso da persone che fanno parte dell’associazione di cui all’art. 416 bis c.p., nonché avvalendosi delle condizioni e dei metodi di cui al predetto articolo.In Roma, nel corso del mese di novembre 2012.Matteo CALVIO e Roberto LACOPO3) del reato di cui agli artt. 81 II co., 110 e 629, I e II co., in relazione all’art. 628 co. III, nr. 3, c.p. e 7D. L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. nella L. 12 luglio 1991, n. 203, poiché, in concorso tra loro, con piùazioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, dopo aver ricevuto LACOPORoberto due assegni dell’importo, rispettivamente, di Euro 300,00 e di Euro 600,00, rivelatisi scoperti,costringevano REFRIGERI Fausto a saldare il debito assunto, con minacce consistite nell’inviareCALVIO presso l’abitazione di REFRIGERI per fare “un casino”, cosa che veniva fatta, e fargligiungere il messaggio che questi l’avrebbe picchiato e nel prospettare, successivamente, LACOPO, apiù riprese, direttamente a REFRIGERI di inviare nuovamente CALVIO sotto la sua abitazione, persuperare le resistenze della vittima, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno.Con le aggravanti di essere stato il fatto commesso da persone che fanno parte dell’associazione di cuiall’art. 416 bis c.p., nonché avvalendosi delle condizioni e dei metodi di cui al predetto articolo.In Roma, venerdì 14 giugno 2013.Giovanni LACOPO, Roberto LACOPO e Matteo CALVIO4) del reato di cui agli artt. 110 c. p. e 629, I e II co., in relazione all’art. 628 co. III, nr. 3, c.p. e 7 D. L.13 maggio 1991, n. 152, conv. nella L. 12 luglio 1991, n. 203, poiché, in concorso tra loro, costringevano Riccardo MANATTINI a restituire parte di un debito ammontante a 180.000,00 Euro, contratto nei confronti di Giovanni LACOPO, con minacce rivolte da Matteo CALVIO, su incarico di Roberto LACOPO e consistite nel minacciare di morte il MANATTINI e i suoi figli, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno.Con le aggravanti di essere stato il fatto commesso da persone che fanno parte dell’associazione di cuiall’art. 416 bis c.p., nonché avvalendosi delle condizioni e dei metodi di cui al predetto articolo.In Roma, nel corso dei mesi di novembre e di dicembre 2013 Riccardo BRUGIA:5) del reato di cui agli artt. 629, I e II co., c.p. e 7 D. L. 13 maggio 1991, n. 152, conv.nella L. 12 luglio 1991, n. 203, poiché, mediante la minaccia di costringerlo allaformale cessione del negozio di gioielleria, denominato “Senza Tempo”, costringeva Andrea INFANTINO a pagargli tre assegni da 10.000,00 Euro cadauno, rilasciatigli a fronte di un finanziamento erogatogli.Con le aggravanti che la minaccia è stata posta in essere da persona che fa parte dell’associazione di cui all’art. 416 bis c.p. e di aver commesso il fatto, avvalendosi delle condizioni di cui al predetto articolo.In Roma, a ridosso dell’estate del 2013.CARMINATI e BRUGIA6) del reato di cui agli artt.110, 56 e 629, I e II co., in relazione all’art. 628 co. III, nr. 1e nr. 3, c.p. e 7 D. L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. nella L. 12 luglio 1991, n. 203,poiché, in concorso tra loro, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere Luigi SECCARONI a concedere loro la disponibilità, mediante vendita olocazione, di un terreno ubicato in Roma via Cassia, nr. 256/262, sì da procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno, mediante reiterate minacce rivolte congiuntamente disgiuntamente, di persona e con il mezzo del telefono, e consistite nel prospettare 4l’incendio dei manufatti insistenti sul terreno e comunque l’impossibilità di utilizzarlo, nonché minacciando di picchiarlo e intimandogli di non transitare neiluoghi abitualmente da loro frequentati, non verificandosi l’evento per cause indipendenti dalla loro volontà.Con le aggravanti di essere stato il fatto commesso da più persone riunite e da persone che fanno parte dell’associazione di cui all’art. 416 bis c.p., nonché di avvalendosi delle condizioni e dei metodi di cui al predetto articolo.
In Roma, dal mese di aprile al mese di giugno 2013.
Solo una parte degli indagati e arrestati. In seguito pubblicheremo gli altri coinvolti in “Mafia Capitale”. Il GIP ne ha già assolti centodieci.
Parte II°
Francesco Gangemi
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