IL CASO PLUTINO
- -
- 8 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min
TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA

Sono quasi sei anni che l'innocente Giuseppe Plutino, è recluso nelle patrie galere per bocca del frequentatore degli oratori della criminalità legalizzata, tale Giovanni Nucera. Già cosiddetto onorevole Regionale, e anche indagato per concorso esterno. Ancora in libertà.
Nella tornata elettorale del 2001, il Nucera è da un anno seduto sugli scranni sporchi della Regione Calabria in quota CDU. In quella posizione, sferra un attacco elettorale, e fa eleggere un suo discepolo al Consiglio comunale della città smarrita. Accade che, a causa della prematura scomparsa dell'allora Sindaco Italo Falcomatà, si vota per il rinnovo del Consiglio Comunali, e Giovanni delle bande nere, cambia strategia. Punta sul giovane Plutino. Il quale, nel 2001, è eletto con quattrocento voti nella lista PSI, e don Giovanni lo scaraventa a Palazzo San Giorgio Exta. Plutino, nella seconda tornata del rinnovo del C. C., totalizza circa ottocentosessanta preferenze. Vale a dire, quattrocentocinquanta in più, rispetto all'anno precedente.

Inizia per Plutino una stretta collaborazione politica con l'onorevolicchio e lo supporta alle elezioni del 2005, tant’è che per pochi voti supera il suonatore in Grilletta, ora in carcere, Caridi, e Pasquale Inzitari. Alle elezioni del 2007, l'innocente Plutino è eletto nuovamente, consigliere comunale, mantenendo l'impegno d'onore a votare l'onorevolicchio nella tornata del 2010. E così fu. Plutino, resterà nella carica di consigliere Comunale fino il 21 dicembre 2011, quando è arrestato poiché sospettato d’essere un referente della cosca Caridi, nell'ambito della OCC “Alta tensione 2”.
Il 22 dicembre 2011, il galantuomo Plutino, è sospeso dalla carica di consigliere comunale. Il 3 dicembre 2014, è condannato a dodici anni di reclusione. Nell’anno del Signore 2016, nel processo d’appello, la pena è ridotta ad anni nove.
Questa Testata ha letto, riletto e commentato l'ordinanza di Custodia Cautelare che riguarda l'onesto Plutino, rilevando pochi elementi degni di nota. In prima battuta, la penetrazione della criminalità organizzata attraverso Plutino, è stata esercitata mediante l'interessamento dello stesso, per fare spostare due cassonetti della spazzatura, sistemati nei pressi del Brico Center, e per avere sollecitato, forse, le mancate retribuzioni di due mensilità agli operai della Multiservizi Spa. Società in House del Comune dissestato.
E’ questo è il dato tratto più pregnante, sono state le parole dell'indagato per concorso esterno, tale Giovanni Nucera. Il quale per via del bidone, mezzo pieno, ritrovato da una sorta d’autista, lamenta in Questura, di non aver ricevuto l'attestato di solidarietà dal solo Plutino. Sul punto è meritevole una considerazione. Anche noi de “Il Dibattito”, non abbiamo espresso solidarietà al Nucera, perchè siamo stati colti da un senso di ribrezzo e, peraltro, non abbiamo dato alcun peso alle disoneste accuse proposte da quel Giovanni che raccoglieva voti dalla cosca DESTEFANO/TEGANO. Mi ripeto. Non crediamo, come ho scritto a suo tempo, a nulla di quanto maldestramente fatto credere dall'indagato Giovanni anche per “Rimborsopoli, sull’accusa di concorso esterno in danno del signor Plutino.
Sarà vero, forse, che le sorti delle persone perbene dipendono dagli interessi dei patriarchi della corruzione mista alla delinquenza organizzata.
Il caso Plutino, è lo spartiacque tra l'indecenza giudiziaria e la malagiustizia.
In entrambi i casi, saranno le migliaia di Plutino che ne pagano le conseguenze. Non lamentatevi se tutti i ragazzi stanno scappando via. Anzi. Continuate a scrivere di 'ndrangheta e lasciate dilagare la corruzione. Nella corruzione, si ritrovano tutti.
Vorremmo finire questo contributo con l'augurio, in concordia con l'inaugurazione dell'anno giudiziario in tutti i Tribunali d'Italia, che a breve l'Europa e il resto del Mondo chiudano le frontiere agli ITAGLIANI perché ‘ndranghetisti. Poi, se ciò si dovesse verificare, andremo presso la Mondadori e la Feltrinelli per capire meglio i nostri uomini di successo.
Intanto, rubate in pace. La corruzione non vende libri e non fa audience.
San Patrizio
Comments