COSENZA - DR BAUDI TUTTO IN FAMIGLIA - QUESTA E' GIUSTIZIA!
- -
- 21 gen 2017
- Tempo di lettura: 8 min

BAUDI, Lei ha stravinto! A Lei, vadano, BAUDI, i miei complimenti per aver superato finanche l’ultimo ostacolo. Non è da tutti. Soltanto pochi sono in grado, per dirla con “Quarto Grado”, di superare la linea rossa che divide il bene dal male. Ritorniamo al Tribunale di Cosenza.
Lei, BAUDI, non soddisfatto del cosiddetto “CASO REGGIO”, dal quale, assistito dall'avvocato Gregorio VISCOMI, ne sono uscito assolto con formula piena, in cui è stato coinvolto finanche l’avv. Ugo COLONNA, testimone di Giustizia e protagonista del processo che si svolse presso il Tribunale di Catania con la condanna di magistrati collusi e corrotti e di mafiosi, quale ad esempio, SPARACIO e sua suocera SETTINERI. Ho avuto il pregio d’essere stato l’unico giornalista in Italia, a seguire tutte le udienze e pubblicare l’attività dibattimentale. Tale civile cronaca nera che coinvolse magistrati della DDA di Reggio Calabria, mi è costata un anno di carcere in cella e ai domiciliari. La parte civile, costituita dai magistrati Vincenzo MACRI’ e Francesco Mollace, non ha appellato la sentenza, né il PM d’udienza, né la Procura Generale, né l’Avvocatura dello Stato. Sono stato risarcito con euro 67.000,00, ingoiati da EQUITALIA per via di alcuni livelli che da presidente dell’ex USL 31, ho concesso, legittimamente a taluni dipendenti senza le corrispettive mazzette come fa prassi consolidata.
RITORNIAMO A COSENZA
Con decreto del 2 dicembre 2009, il GIP emette decreto che dispone il giudizio a mio danno poiché imputato del reato che sarà indicato in epigrafe. La denuncia, indovina popolo italiano che nel tuo nome sono emesse le sentenze, da chi è stata presentata? Da BAUDI! All’udienza del 25 ottobre 2010, revocata la dichiarazione di contumacia già dichiarata nell’udienza del 27 aprile, e ammessa la costituzione di parte civile della persona offesa, BAUDI Antonio, si dichiara aperto il dibattimento e le parti formulano le richieste di prova riportate analiticamente in verbale che presumo abbia ritirato il mio legale che all’epoca mi assisteva presso il Tribunale di Cosenza, e ora nelle Corti d’Appello e in Cassazione. Non è poco. Nel corso dell’udienza si procede all’unico testimone indicato nella lista del PM, la persona offesa. BAUDI! Il quale, colto da amnesia, non ricorda l’assoluzione quale capo dei GIP7GUP presso il Tribunale di Catanzaro, del defunto assessore MALLAMACE papà dell’avvocato iscritto all’Ordine, del latitante Nitto SANTAPAOLA, e di altri mafiosi. Tale scandaloso comportamento è stato da me ripreso è pubblicato nel febbraio del 2002. Il GIP/GUP è stato comunque compensato con la dirigenza della moglie alla Regione Calabria, dove lo stesso è stato finanche nominato consulente dopo le sue dimissioni come in seguito vedremo da che cosa sono state determinate. BAUDI, nonostante le pressioni del PM d’udienza e del mio legale, non ricorda! Il Tribunale, in composizione monocratica, presieduto da un Magistrato terzo e sereno, rinvia l’udienza al 4 febbraio 2011, per legittimo impedimento dell’imputato, al 9 giugno 2011. Accade che nonostante la mia assenza dovuta a legittimo impedimento, non accertata da visita di controllo, alle ore 09.30 si riuniscono gli attori, è sostituiscono il Giudice e le parti (era presente il mio legale?) prestano il consenso (quali parti?) al rinnovo formale dell’istruttoria dibattimentale mediante lettura degli atti compiuti. Il giudice dispone il rinvio per l’assenza dei testi indicati dalla difesa.
ASCOLTA POPOLO ITALIANO
Il 12 dicembre 2011, la difesa di BAUDI chiede la revoca dei testimoni indicati dal mio legale, enunciandone le ragioni nella memoria allegata al verbale d’udienza. Il Giudice, prende atto della richiesta, la ritiene fondata, condivide le argomentazioni e revoca L’ORDINANZA AMMISSIVA DEI TESTI COLONNA E NAPOLI, POICHE’ SOGGETTI CHE NON AVREBBERO POTUTO FORNIRE INFORMAZIONI UTILI E RILEVANTI IN MERITO AI FATTI DI CUI IN CONTESTAZIONE OVE IN PARTICOLARE SI ASCRIVE ALL’IMPUTATO LA REDAZIONE DI UN ARTICOLO NEL QUALE EVIDENZIA “… LO SQUILIBRIO MENTALE E GIURIDICO DI CUI SOFFRE IL POVERO BAUDI”. Questa è giustizia? L’avv. COLONNA, ha subito ingiustamente la mia stessa indegna sorte nello scellerato “CASO REGGIO”, l’on. NAPOLI in un primo momento è stata coinvolta. E allora, erano testimoni da eliminare, sol perché avrebbero potuto mettere alle corde il BAUDI! Comunicherò all’avv. COLONNA tale decisione formulata in “famiglia”. Soltanto ora, sono a conoscenza di tale discutibile comportamento. Avv. LUPIS, spetta Lei, diciamo, sportivamente, la rivincita poiché il “POPOLO ITALIANO” è bue. Complimenti, BAUDI specie per l’assoluzione del latitante Nitto SANTAPAOLA! Sappiate egregi signori togati e non, che nonostante le continue persecuzioni subite, non esclusi sette arresti in carcere e ai domiciliari, perquisizioni e oltre quindicimila ore d’intercettazione, ho perso tutto fuorché la dignità. Vi rammento, galantuomini, che Francesco I re di Francia avrebbe scritto a sua madre Luisa di Savoia dopo la disfatta di Pavia, nel febbraio 1925, in seguito della quale egli venne fatto prigioniero da Carlo V. Nel testo originale della letterea si leggeva invece testualmente “De toutes choses ne m’est demourè que l’honnuer et la vie, qi est saulve” (TUTTO E’ PERDUTO FUORCHE’ L’ONORE).
SEI MESI DOPO, DR BAUDI

Dottor BAUDI, sono MAURIZIO, figlio di Francesco ancora agli arresti domiciliari. FRANCESCO, ovviamente. Mi sono già presentato a Lei, dr BAUDI, e, pertanto, ho letto con molta attenzione, gli atti processuali relativi alla vicenda giudiziaria, battezzata dai quotidiani locali e dalle testate nazionali “terremoto giudiziario – il caso Reggio”.

Dopo averli approfonditi, giacché io m’interesso di sport, mi sono portato dall’avv. Giuseppe NARDO al fine di saperne di più. Sarei poco sincero con Lei, dr BAUDI, se non Le dicessi che l’avv. NARDO - nonostante la sua lunga carriera, la sua professionalità e la sua correttezza, unanimemente, riconosciuta negli ambienti giudiziari - che segue FRANCESCO da circa dieci anni, non è riuscito a darmi una spiegazione logico/giuridica. Chi meglio dell’avv. NARDO, dell’avv. VISCOMI Gregorio del Foro di Catanzaro, e dell’avv. Maria Nella FRANCESE del foro di Catania, conosce Francesco? Tre avvocati di grande prestigio, a mio sommesso parere, non avrebbero mai accettato di seguire legalmente FRANCESCO per anni e anni. Allora, dr BAUDI, la mia angoscia e l’angoscia di mia madre MARISA, si fa sempre più dura da sopportare. Sa, dr BAUDI, la nostra famigliola ha sempre riscosso la simpatia e il rispetto delle persone perbene: sono tante. Né è stata mai sfiorata da quella gran massa torbida che travolge, spesso, altri soggetti in doppiopetto dediti, per mestiere, alla politica attraverso la quale raggiungere e piegare le istituzioni.
Dr. BAUDI, FRANCESCO ha ricoperto la carica elettiva di Presidente dell’ex USL 31, la più grande d’Italia per estensione territoriale e densità demografica, ed è stato l’unico, nel nostro Paese, a sgomberare il manicomio e sistemare i disabili mentali in strutture protette. Ha costituito una commissione intersindacale attraverso la quale il Comitato di Gestione, di cui Francesco era il Presidente, ha reso giustizia a 700 dipendenti, tra impiegati e funzionari amministrativi, che da anni, a norma di legge e dei CC.CC.NN, attendevano il dovuto riconoscimento di progressione di carriera. Ha attivato tutti i concorsi, che da anni dormivano in attesa di tempi migliori, e sono stati assunti, tra medici, amministrativi, biologi, assistenti sociali, eccetera, oltre mille persone. Tra queste non v’è alcuna che sia legata a FRANCESCO da parentela fino alla settima generazione. Ha portato a termine tutti i concorsi riguardanti gli assistenti medici. Non ha mai ceduto a ricatti. Nessuno, dico nessuno, dopo tal esperienza ha contestato a FRANCESCO qualcosa. Anzi. E’ stato denunciato dai soliti ignoti per avere egli fatta pulizia negli uffici di medicina legale. Sa, dr BAUDI, chi ha assolto FRANCESCO con formula piena? La dottoressa GRASSO, Presidente di Sezione. FRANCESCO, dopo avere denunciato in pubblica assemblea consiliare, le valigette che entravano piene e uscivano vuote dalla stanza del pentito, si fa per dire, Sindaco LICANDRO, è stato eletto dal Consiglio, Sindaco della città di Reggio. Ha, in quella veste, tranciato il contratto con CON.RE.CA (250.000.000.000 di vecchie lire) e con la ditta SPRONE. Per avere agito nell’interesse pubblico, dopo circa un mese, l’allora Ministro degli Interni, On. MANCINO, molto vicino al defunto MISASI, mai questi processato per il reato contestatogli dall’art. 416 bis cp, ha sciolto (fuori sacco) il Consiglio comunale in adesione alle lagnanze forti dei vari comitati di affari. FRANCESCO è stato nominato, dall’allora Ministro alla Pubblica Istruzione, Commissario Governativo dell’Istituto Linguistico di Reggio Calabria. Il primo atto di FRANCESCO fu l’assunzione, rimasta in sospensione vitale per gretti motivi politici giacché gli assumendi erano iscritti al PCI, di sette docenti. Ha rotto i ponti con alcune tipografie alla tangente. E’ entrato in collisione con l’allora Preside, trasferito altrove, e a quel punto il signor Ministro “licenziò” FRANCESCO per le stesse ragioni di cui sopra. Da decenni FRANCESCO è alla presidenza dell’ACISOS, associazione senza scopo di lucro, e ha, da solo, trascinato la croce delle denunce per diffamazione a mezzo stampa, promosse, le denunce, dal fior fiore della crema calabrese e no. Insomma, FRANCESCO è finanche riuscito a rompere il muro dell’omertà, se è vero com’è, che la gente a lui, e a lui soltanto confidava le violenze subite dal potere corrotto. Dal 1998, iniziò per FRANCESCO il calvario della persecuzione giudiziaria dietro poderoso stimolo della massoneria deviata intrecciata con la politica, con la ‘ndrangheta e con certa magistratura. Da quella data, FRANCESCO è intercettato, pedinato, filmato, arrestato e ora confiscato. Mi sono sempre chiesto: perché tanto livore e tanto odio nei confronti di FRANCESCO? Ogni volta che leggevo “Il Dibattito”, mi rendevo conto del perché. Non Le nascondo, dr BAUDI, che da anni io e mia madre viviamo nel terrore che possa accadere, com’è più volte successo, il peggio. Cioè che FRANCESCO, più volte minacciato e lesionato, sarebbe potuto essere colpito a morte. A nulla valsero le esortazioni mie, di mia madre, dei miei zii a farlo desistere dalle sue scelte di vita professionale. Scelte pericolose che, tutto sommato, fino al momento hanno avuto il riconoscimento di 21 giorni di carcere nel settore di “alta sorveglianza” e da quella data ancora agli arresti domiciliari. Sa, dr BAUDI, se FRANCESCO è quella persona che a Lei, dr BAUDI, hanno fatto credere pezzi della DDA di Catanzaro, di Reggio e pezzi romani, come mai l'hanno lasciato libero a delinquere dal febbraio del 2001 al novembre del 2004? Un programmatore di attentati, un affiliato alla pericolosa cosca TEGANO/DE STEFANO, un finanziato da MATACENA, uno che fa impallidire finanche l’irraggiungibile PROVENZANO, dr BAUDI, l’avrebbero, Incoscientemente, lasciato libero? Perché, dr BAUDI, coloro i quali si sentivano delegittimati da FRANCESCO, in particolare, mi riferisco alle parti lese, non l'hanno mai querelato? O, forse, la querela di qualche pezzo romano, peraltro controquerelato da FRANCESCO, è servita da battistrada fino a novembre 2004? Dr BAUDI, Lei mi dirà: cosa vuole da me? Oramai, nulla! Soltanto vorrei che Lei si convincesse del galantuomismo di un uomo che ha dato tutto e continuerà a dare tutto se stesso, sebbene le sue sofferenze fisiche, per onorare la “Verità” che sta alla base di ogni Stato democratico e libertario.FRANCESCO, è un eroe? No! Dr BAUDI! E’ solo un illuso! Le chiedo troppo, dr BAUDI? Nella vita, dr BAUDI, i destini degli uomini, spesso, s’incrociano e chissà se un giorno Lei e FRANCESCO sigillerete il “tutto” con una calorosa e sincera stretta di mano. Le devo dire, dr BAUDI, che sono stato molto felice per avere Lei, dr BAUDI, concesso a FRANCESCO di partecipare libero all’assemblea dei giornalisti della Calabria. Perché? Lei ha dimostrato di essere quel Giudice terzo e imparziale che i cittadini, assolutamente, vogliono. Grazie, dr BAUDI! Spero di potere conoscere Lei, di persona. Dr BAUDI, Lei ricorderà le parole poderose del Santo Padre Giovanni II pronunciate al mondo all’inizio del Suo pontificato: “Non abbiate paura"! BAUDI, non abbiamo paura! La nostra limpida coscienza è inespugnabile, dr BAUDI. Socrate, ha ragione dr BAUDI: per conoscere gli uomini bisognerebbe vivere due volte. Una stretta di mano.Maurizio Gangemi MAURIZIO, figlio di Francesco ancora agli arresti domiciliari.
Figlio mio adorato, Tu e la mamma non ancora avevate compreso a quale punto possa arrivare la cattiveria di alcuni magistrati. Forse, figlio mio non sei a conoscenza che il BAUDI s’è dimesso a causa degli articoli a mia firma su “IL Dibattito Nuovo” mentre ero agli arresti domiciliari, rendendo di pubblica opinione la sua decisione, infarinata d’astuzia. Comunque, figlio mio, cosa vi è di più prezioso nella vita dell’amore sofferto e limpido con cui Tu e la Mamma, mi avete accompagnato lungo il mio viatico che a oggi sembra non aver mai fine? Nulla! Tanto, mi fa star bene, anche se Vi prego di perdonarmi per le sofferenze che Vi ho inflitto. La vita continua, e hai ragione figlio mio, quando affermi “NON ABBIATE PAURA, NON ABBIATE PAURA”, ricordando l’indimenticabile Santo Padre WOJTYLA. Noi, figlio mio, continueremo a camminare a testa alta, altri hanno già pagato il male che mi hanno fatto e per altri figuri, ci penserà il Signore. E’ vero che ci hanno portato quasi sotto la soglia della povertà, e altrettanto scontato che la nostra dignità non sara mai scalfita. Un grazie anche a tutti gli zii che mi hanno e mi seguono con trepidazione, e un grazie alla simpatia che mi accompagna di pochi amici. I conoscenti, lasciamoli da parte. Un grande abbraccio a Te figlio mio adorato e all’adorata mamma. Un grazie di cuore, all’avv. Giuseppe LUPIS, e all’avv. Pasquale VACCARO.
Grazie!
Francesco
Comments