A PRESCINDERE 2

Ho considerato il presidente IRTO, immune da contagi di voti di scambio con la speranza che un domani abbia ragione e non sia scivolato su una buccia di banana. Capita! Oltre ai galantuomini dei quali rimando a prescindere 1, ve ne sono altri che probabilmente siano sfuggiti ai magistrati requirenti. Infatti, qualcuno pare che abbia raccolto in abbondanza voti, da San Luaca a Rosarno per volontà di qualche avvocato che di mafia se ne intenda. Insomma, la cronache rosa e nera si rinnovano e si arricchiscono di sinistri particolari. Consiglieri, che ingiuriano onorevoli, i quali nella passata legislatura hanno rubato a piene mani a danno dei poveri contribuenti o di quei pochi che sopravvivano. Eccezioni a parte. Ieri e oggi, i voti di scambio sono stati ricoverati in un giusto spazio riservato finanche ai visitatori, sotto le bare dei due bronzi di Riace. Questa vicenda è legata a un leggendario episodio della storia romana. Arria, moglie di Cecina Peto, vedendo il marito che aveva avuto dall’imperatore Claudio ordine di uccidersi, che esitava a eseguire la sentenza, gli strappò il pugnale, si ferì a morte e poi glielo restituì, esclamando appunto “NON DUOLE”.

Francesco Gangemi