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ISTITUTO DI VIGILANZA "IL DETECTIVE" DA PALERMO A MESSINA

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  • 16 gen 2017
  • Tempo di lettura: 9 min

LA “FAMIGLIA BASILE”, S’IMPOSSESSA ILLEGALMENTE DE “IL DETECTIVE” PER VIA DI AVVOCATI INFEDELI, DELIBERAZIONI FALSE, CONSIGLIERI AL SOLDO DELLA MAFIA E DI CERTA MAGISTRATURA ACCONDISCENDENTE

PARTE V°. “IL DETECTIVE” va restituito ai legittimi proprietari, ovverosia ai familiari del fondatore “CORIO”. E’ vomitevole, giuridicamente incomprensibile, inaccettabile che l’intoccabile “GRUPPO” BASILE, sbarchi a Messina oltre che su tutto il territorio nazionale, e facendo ricorso a una serie d’inganni tipicamente delinquenziali faccia proprio un istituto di vigilanza incorporandolo alla KSM. Di tali schifezze si nutre il nostro belpaese. E’ vero MULTI SUNT VOCATI, PAUCI VERO ELECTI, molti sono i chiamati pochi sono gli eletti. Sono le parole del Vangelo che si riferiscono alla vita eterna. Ma servono anche nella vita terrena a proposito di cose e di persone, per significare che tra le molte possibilità che tavolta ci siano offerte sono poche quelle accettabili. Orbene, la signora Daniela CORIO, ha presentato presso la Procura di Messina due querele molto pesanti sotto il profilo delle responsabiità penali e civili di taluni personaggi che abbiano barato. Denunce che qui di seguito riportiamo integralmente, sicché possano essere valutate anche da altre Procure che siano competenti ai sensi dell’art. 11 del codice di procedura penale su quella di Messina. Immagino che il legale della signora Daniela abbia chiesto al PM delegto alle indagini, giacché a distanza di molto tempo nonostante la querelante abbia invocato l’art. 408 delle norme codicistiche d’essere infomata sull’esito delle denunce. A oggi nulla. Le ipotesi sono due. Le indagini non sono state ancora completate oppure le denunce sono state scaffalizzate? In quest’ultima ipotesi, essendo stata violata la norma, dovrebbe intervenire la Procura Generale o l’Avvocatura di Stato e, infine segnalare eventualmente da parte dell’interessata la vicenda al Palazzo dei Marescialli. Il legale della signora Daniela s’è occupato e preoccupato di fare degli accertamenti? In caso contrario, la signora Daniela o si affidi ad altro legale o vada personalmente in Procura per chiedere notizie. Certamente, mi rifiuto di pensare che la “famigia” di Cosa loro palermitana abbia tentato di compiere un atto di corruzione. Invece, il Tribunale di Messina in composizione monocratica, ha condannato l’innocente sinora CORIO, sorella di Daniela, a quattro anni di reclusione pur non avendo compiuto reati ovverosia subiti. Signore avvocato della signora CORIO, Lei s’impegnerà nel secondo grado di giudizio? Ha fatto la querela per la delibera falsa? Consiglio alle signore CORIO, rivolgersi a un bravo legale d'altra Regione. Al prosimo. Francesco Gangemi

ATTO DI DENUNCIA QUERELA

“”La sottoscritta Corio Natala, nata a Messina, il “omissis” ed ivi residente in “omissis”, espone e chiede. La scrivente è socia con una quota nella misura del 22,5% della Società Corio Antonino Il Detective s.r.l., con sede legale in Messina Via Garibaldi nr. 85, é da qualche mese, a seguito di delibera assembleare addì 29.06.2010, membro del C.d.A della predetta società. Conseguentemente a controlli interni effettuati inevitabilmente dopo l'insediamento del nuovo C.d.A. diretti a valutare e analizzare l'operato dei soggetti che hanno ufficialmente e ufficiosamente gestito la società, la sottoscritta ha scoperto di essere stata vittima di artefizi e raggiri. Si evidenzia, invero, che, il C.d.A., che ha amministrato la società a far data dal 24.10.2007 e sino alla data del 28.06.2010, di cui la scrivente faceva parte e dal quale oltre un anno fa per motivi già esposti, in un precedente atto di denunzia -querela depositata presso codesta Procura della Repubblica si era dimessa, ha tratto il diritto ed il dovere di "gestire" la predetta società da un atto, ovvero il verbale assembleare addì 10.12.2007, il quale risulta essere inficiato da una duplice falsità, da una parte la sottoscritta non ha mai delegato l’Avv. Lucrezia Riso al fine di rappresentarla nella sopra indicata assemblea, della quale sino alla data odierna ne sconosceva l’esistenza, dall’altra nel medesimo verbale si attesta una maggioranza del tutto sconsiderata, laddove il Signor Savasta Vincenzo risulta essere proprietario di una quota pari al 5% del capitale sociale e non pari sal 23,75%.

Ma vi è di più. Codesto falso verbale assembleare, è stato ufficializzato al fine di “gabbare” persino un Magistrato Giudicante presso il Tribunale di Messina, ovvero il Dott.Cosimo D’Arrigo, il quale in data 31.01.2008, e sulla scorta del predetto verbale, così come da motivazione, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in relazione alla impugnazione di alcune delibere assembleari, posta in essere dalle Sig.re Corio Daniela e Cristina, socie con una quota rispettivamente pari al 22.50” del capitale sociale, dando praticamente avvio ad una sistematica distruzione della compagine sociale che oggi si trova sul baratro del fallimento.

Premesso quanto sopra, sporgo formale denuncia- querela nei confronti dei signori Riso Lucrezia, nata “omissis”, e Formisano Salvatore nato a “omissis”, chiedendone la punizione per i reati di cui agli artt. 374, 374 bis, 482, 483, 485, 640 c.p. e/o per gli altri che la S.V. dovesse ravvisare. Mi riservo di costituirmi parte civile. Mi oppongo a che il procedimento venga definito con decreto penale di condanna. Chiedo di essere informata in caso di richiesta di archiviazione (segue, elencazione allegati, nomina di difensore, e deposito avvenuto presso la Procura Della Repubblica di Messina alla data del 07.09.2010). Ancora di più, per lo stesso motivo, la signora Corio Natala ha inoltrato altra corposa denuncia alla Procura Della Repubblica di Messina, nei confronti del Formisano Salvatore, e degli altri, anche per tutta la cattiva gestione dell’azienda, nel periodo in cui Lei stessa faceva parte del C.d.A. del Formisano Salvatore, sia per la perdita degli appalti, che per ammanchi di milioni di euro relativi a incassi della società per i servizi prestati in favore di Enti Pubblici.


ATTO DI DENUNCIA QUERELA 2

La sottoscritta Corio Natala, nata a “OMISSIS” ed ivi residente in “OMISSIS”, espone e chiede. La scrivente è socio con una quota nella misura del 22,5 % della Società Corio Antonino Il Detective s.r.l.. e, da qualche mese, si è dissociata, dimettendosi con effetto irrevocabile ed immediato dal Consiglio di Amministrazione, dalla disastrosa e poco trasparente gestione della Società Corio Antonino Il.Detective s.r.l., perpetrata per ben due anni da soggetti senza scrupoli, il cui unico scopo era ed è quello di distruggere la predetta società e nel contempo di a seguito dell'invio presso la propria residenza tramite il servizio postale, sulle sue pressanti e numerose richieste, da parte del Signor Cav. Salvatore Formisano, attuale presidente del C.D.A. e legale rappresentante della Società Corio Antonino Il Detective s.r.L, con sede in Messina via Garibaldi n. 85, C.F. 01388220830-REA ME n. 118024, che nell'assemblea dei soci addì 24.10.2007 si attestava la presenza della maggioranza, che solo oggi ha appreso non esser tale già (una quota societaria pari al 5% del capitale sociale risulta a tutt'oggi di proprietà della defunta Sig.ra Privitera Antonia, madre della comparente!), dei soci e venivano prese, si ribadisce senza il dovuto e necessario quorum, decisioni cruciali in relazione al futuro della società, decisioni che dopo due anni di disastrosa gestione hanno condotto la stessa, da solida e florida che fu, oggi sull'orlo del fallimento. Invero, il C.D.A., insediatosi a far data più o meno dal suddetto periodo e del quale fino a poco tempo fa la scrivente faceva parte, non solo non è riuscito ad incrementare il numero di appalti, ma addirittura a mantenere gli stessi, già in essere tanto da condurre la società sul baratro, si ribadisce, del fallimento con una serie di azioni ed omissioni preordinate al solo fine di lucrare sugli antichi fasti che furono. La scrivente, è stata persino indotta in errore in modo fraudolento attraverso artefizi e raggiri a intentare causa, all'epoca la stessa era parte integrante dell'attuale C.D.A., o meglio del presunto legittimo C.D.A., contro i Sig.ri Galizia Emanuele Corrado, Corio Daniela, Cacace Federica e Corio Cristina sulla scorta del fatto che gli stessi avrebbero, con la loro gestione, durata, si sottolinea, solo qualche mese, dissanguato e smembrato la Società Corio Antonino Il Detective s.r.l., laddove, invece, la stessa all'epoca dei fatti non aveva alcuna passività, a seguito anche e soprattutto della prestazione di garanzie personali per il ripianamento dei debiti societari e di un piano di rientro predisposto da coloro che oggi falsamente e temerariamente vengono additati come coloro che l'hanno "distrutta", e riportava i seguenti crediti nella sola città di Messina per un totale complessivo di Euro 2.489.504.78: I)I.N.P.D.A.P., per un totale di Euro 16.933.20, come da fatture nn. 277-237311, relative ai servizi prestati nei mesi di Agosto-Settembre-Ottobre 2007; 2) UNIVERSITA' DEGLI STUDI, per un totale di Euro 682.012.27, come da fatture nn. 242-243-244-245-246-24 7 -248-249-250-252-253-260-288-289-290-291292-293-294-295-296-297-298-324-325-326-327 -328-329-330-331-332-333-334336, relative ai servizi prestati nei mesi di Agosto-Settembre-Ottobre 2007; 3)MONOPOLI DI STATO, per un totale di Euro 14.378.65, come da fatture nn. 235-281-318, relative ai servizi prestati nei mesi di Agosto-Settembre-Ottobre 2007; 4)E.R.S.U., per un totale di Euro 115.164.18, come da fatture nn. 271-272-273274-308-309-310-314, relative ai servizi prestati nei mesi di Settembre-Ottobre 2007; 5)AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO, per un totale di Euro 130.472.,67, come da fattura n. 319, relativa ai servizi prestati nel mese di Ottobre 2007; 6)A.U.S.L. 5, per un totale di Euro 25.602,02, come da fatture nn. 335-359-39486-123-150-185-197 -231-232-233-234-283-284-285-286-320-321-322-323, relative ai servizi prestati sino ai mesi di Settembre-Ottobre 2007; 7) AZIENDA OSPEDALIERA PIEMONTE, per un totale di Euro 885.405.,91, come da fatture nn. 162-163-200-201-234-235-269-270-349-350-351-388-3-36-6495-114-138-156-203-241-287 -337, relative ai servizi prestati sino ai mesi di Settembre-Ottobre 2007; 8)MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO, per un totale di Euro I26.931.,97, come da fatture nn. 13-65-124.152-153-183-205-230-276-261-262-263-264-265-266267 -268-317, relative ai servizi prestati sino al mese di Ottobre 2007; 9)FIERA CAMPIONARIA, per un totale di Euro.67.575,82-relativi ai servizi prestati nei mesi di Settembre-Ottobre 2007; 11)TIRRENA a R.L., per un totale di Euro 561.60, come da fattura n. 305, relativa ai servizi prestati nel mese di Ottobre 2007; 12)C.N.R., per un totale di Euro 31.277,41, come da fatture nn. 278-280-33-315316, relative ai servizi prestati nei mesi di Settembre-Ottobre 2007; 13) ENTE PORTO, per un totale di Euro 32.878.39, come da fatture nn. 282-312, relative ai servizi prestati nei mesi di Settembre-Ottobre 2007; 14)R.A.S., per un totale di Euro 789,66, come da fattura n. 335, relativa ai servizi prestati nel mese di Ottobre 2007; 15) LICEO SCIENTIFICO ARCHIMEDE, per un totale di Euro 11.678,11,come da fattura n.181,relativa ai servizi prestati sino al 21/06/2007; 16) DR. FABIO SALVATO, per un totale di Euro 55.246,47, come da fatture n. 306-307, relative ai servizi prestati nei mesi di Settembre-Ottobre 2007. Tali crediti non sono stati certamente saldati sino a far data dal O1.11.2007, ma stranamente nei bilanci del biennio 2007-2008 non risultano essere stati incassati ed oggi tali medesime somme vengono richieste ai soggetti di cui sopra, quando in realtà sono già state corrisposte dopo la data di cui sopra dai vari debitori, confluite nelle casse sociali e distratte dalle stesse (dal Formisano e compagni). In data 24.11.2009 la sottoscritta riceveva raccomandata arl proveniente dalla Società Corio Antonino Il. Detective s.r.l., la quale conteneva, oltre che documento di accompagnamento a firma del Signor Cav. Salvatore Formisano, attuale presidente del C.D.A. e legale rappresentante della predetta società, numerosi verbali di assemblea sui quali notava l'apposizione di firme apocrife riferibili alla stessa scrivente, nonché delibere assembleari delle quali non ebbe mai contezza, nonostante la personale partecipazione alle sedute. Invero, a seguito del rapporto fiduciario, che erroneamente in assoluta buona fede riteneva sussistere, negligentemente e superficialmente ha sottoscritto dei fogli in bianco ad uso e consumo dei soggetti che oggi, a vario titolo, avanzano delle pretese nei confronti dei Sig.ri Galizia Emanuele Corrado, Corio Daniela, Cacace Federica e Corio Cristina. Risulta, altresì, nel bilancio di esercizio 2008 quale voce di spesa una somma pari ad euro 60.000,00 al fine della corresponsione del canone di affitto dell'immobile sito in Messina via Garibaldi n. 85, attuale sede della Società Corio Antonino Il Detective s.r.l.,in favore della scrivente, mai liquidata, e comunque palesemente falsa e pretestuosa in quanto quest'ultima non risulta essere proprietaria esclusiva dell'immobile de quo, trattasi certamente ed apoditticamente di somma "utilizzata per altri fini" (rectius distratta). Inoltre, la sottoscritta, quale socio con una quota nella misura del 22,5 % della predetta società, è stata diffidata da vari Istituti di Credito al fine di ripianare varie e notevolmente ingenti esposizioni debitorie riferibili, come periodo temporale, al biennio di "allegra gestione" della compagine sociale da parte dei medesimi soggetti che oggi presiedono, spadroneggiano e gestiscono la Società Corio Antonino Il Detective s.r.l. come una loro proprietà esclusiva. In pendenza e dopo la rottura del rapporto fiduciario che legava l’odierna sottoscrivente ai soggetti che oggi agiscono fraudolosamente in danno della predetta società, questa è stata sottoposta, suo malgrado, per reconditi ed occulti motivi a numerose persecuzioni, vessazioni, intimidazioni e pressioni, che la hanno addirittura condotta a sottoscrivere un documento contenente una clausola di recesso dalla compagine societaria recante una penale per una somma pari ad euro 100 mila Premesso quanto sopra sporgo formale Denuncia-Querela nei confronti dei predetti,chiedendone la punizione per i reati di cui agli artt. 334, 335, 374 bis, 392, 393, 635 bis, 416, 485, 490, 610, 612, 640, 642, 646, 656, c.p., 2621, 2622, 2625, 2627, 2629, 2630, 2631, 2634, 2635, 2636 c.c. e per gli altri che la S.V. dovesse ravvisare. Mi riservo di costituirmi parte civile. Mi oppongo a che il procedimento venga definito con decreto penale di condanna. Chiedo di essere informata in caso di richiesta d’archiviazione. Nomino sin da ora mio difensore di fiducia, l'Avv. Aldo Lombardo ed eleggo domicilio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 161 c.p.p., presso e nel suo studio sito in Messina via T. Cannizzaro n. 134. In fede. Seguono firme. A cura di F. G.


 
 
 

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