COSENZA 4 LA MAMMA DI TUTTE LE MAMME SANTISSIME
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- 5 gen 2017
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QUOTIDIANO INDIPENDENTE
Lunedì 25 luglio 2016¤ 1,20 *S. Giacomo
Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366, tel. 06/675.881 - fax 06/675.8869www.iltempo.itAnno LXXII- Numero 204* Abbinamenti Nel Lazio: Il Tempo + Il Corriere di Viterbo ¤ 1,20 – Il Tempo + Il Corriere di Rieti ¤ 1,20 – A Latina e prov.: Il Tempo + Il Giornale die-mail:direzione@iltempo.itLatina ¤ 1,40 – A Frosinone e prov.: Il Tempo + La Provincia Quotidiano ¤ 1,30 – Nella prov. di Roma: Il Tempo + Il Giornale della Provincia ¤ 1,
Inchiesta: affittopoli Ipab prezzi stracciati e morosa.
Anche il Senato non paga l’affitto
LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016 ILTEMPO
L’AFFITTOPOLI DELL’IPAB
Immobili di beneficenza a prezzi stracciati per i vip
Affittate a pochi euro le case di lusso del S. Maria in Aquiro Tra i fortunati una parlamentare del Partito democratico Assistenza socio-sanitaria e beneficenza a minori ed anziani emarginati sarebbero la «stella polare» ma nei fatti gli Istituti di Santa Maria in Aquiro sembra-no destinare il «sussidio» a chi proprio non ne avrebbe bisogno .Spulciando l’elenco del ricchissimo patrimonio immobiliare si scopre un tesoro da svariati milioni di euro. Palazzi cielo terra nel cuore di Roma, apparta-menti, uffici e box auto.
Immobili che, se messi a pie-no regime, garantirebbero il completo svolgimento delle finalità per cui le Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza) sono state costituite con tanto di regio decreto nel lontano 1923. Nella realtà invece una parte di questi immobili risulta sfitta, un’altra parte locata a prezzi scontatissimi e solo una piccola In pieno centro. Gli affitti stabiliti vanno da duecento a duemila euro fetta della ghiotta torta corri-decontestualizzazione-calciomercato. A volerci vedere chiaro e mettere un punto fermo nella gestione immobiliare da parte dei vertici di Isma anche la Corte dei Conti che in diverse occasioni ha bussato alla porta di palazzo Rivaldi chiedendo«una dettagliata relazione sulla situazione economicofinanziaria dell’Ipab».
Indagini partite a seguito di diversi esposti giunti ai magistrati contabili, e non solo, nei quali sono contenuti i nomi e i cognomi dei fortunati. Nel frattempo basta cliccare sul sito ufficiale di Isma per verificare quanto detto. La zona più gettonata è quella del centro:via del Babuino, piazza di Spagna, piazza Navona, via del Colosseo, via del Seminario, via della Guglia, via dei Pastini. In quest’ultimo luogo, a due passi dal Pantheon, ad esempio, un appartamento viene locato a 572 euro al mese. La strada maggiormente in saldo è via del Seminario dove diversi immobili, ad uso abitativo, sono dati in affitto a prezzi stracciati. Disquisiscano se dai 152 ai 203 metri quadrati locati da un minimo di 221 euro a un massimo di 413 euro. Non sfugge all’attenzione nemmeno commercializzabile 222 metri quadrati affittato a 2.840 euro. Decisamente fuori mercato sostantivamente bassi sono invece gli appartamenti di via del Babuino dovè possibile prendere una casa di 162 metri quadrati e pagare duemila euro al mese.Un bell’affare che diventa interessante all’interno ci vive una parlamentare del Pd. Il contratto è registrato a nome della madre. Tra i conto-mini di Isma locati nello stesso prestigiosissimo palazzo, ristrutturato da piazza di Spagna, è quella che paga di meno. Da una parte immobili locati a prezzi convenienti, dall'altra mini appartamenti, nonostante siano posizionati in luoghi molto richiesti come ad esempio in piazza Navona, dove risultava vacante l’80% del palazzo. Nel maremagnum degli immobili c'è anche spazio per le occupazioni. Accade in via della Scalando ben tre appartamenti risultano essere occupati da fine 2013. Anche su questo particola-re spetterà agli organi competenti fare luce.
Fra. Piz. Morosità Quelle vantate dall’Isma ammontano a seicentomila euro. Ci sono casi di arretrati fino a 350 mila euro
In via del Babuino gli inquilini non pagano dal 2006 A «scrocco» di Isma da anni: i morosi degli appartamenti nei quartieri vip devono agli Istituti Santa Maria in Aquiro oltre 600 mila euro. Continuano a saltare fuori dal cilindro dell’Ipab di via del Colosseo i conigli delle meraviglie. I documenti contabili, finiti al vaglio del-la Procura e dalla Corte dei conti, delineano uno scenario alquanto sconfortante. Un cola-brodo che farebbe acqua da tutte le parti.
Unagestione del patrimonio immobiliare ca-ratterizzata dafiumi di perdite e i conti farebbe-ro presto a non tornare. Basti pensare che una parte dell’imperodel mattone è sfitta,l’altra da-ta in locazione a prezzi al di sotto delle stime di mercato etra questi c’è pure chinon pagal’affit-toda 10 anni.Gli inquilini maggiormente moro-si abitano nello splendido palazzo di via del Ba-buino con vista mozzafiato su piazza di Spagna. Qui i diligenti sono ben pochi. C’è chi deve ad Isma quasi 50 mila per canoni non corrisposti
inquilino smetta di pagare dal maggio 2006,praticamente circa tre anni dopo di puntuali versa-menti. Malgrado tutto Isma il 30 giugno 2011, data di scadenza del contratto, non lo manda via. Il locatore continua ad accumulare arretra-ti ed Isma non fa altro che spostare il debito dalla casella affitto a quella destinata alle indennità di occupazione. In poche parole nessuno lo caccia ma, addirittura, si fa sì che l’abitazione risulti occupata lasciando che il credito da ri-scuotere aumenti a dismisura. Al 16 maggio 2016, come si legge nelle tabelle, la situazione debito riaper l’appartamento di via del Seminario ammonta a 63 mila euro. In questo palazzo si riscontra una situazione perfettamente speculare a via del Babuino. Condomini morosi e crediti che, col passare degli anni, appaiono sempre più difficili da riscuotere per Isma. Qui un altro inquilino applica lo stesso sistema del
Gli altri casi C’è chi paga la pigione ma non le utenze dal marzo 2015. Chi invece paga l’affitto ma non acqua ed oneri, accumulando 2700 euro di debito.Briciole rispetto alla società morosa verso l’Ipab per un totale 325 mila euro. Questo è un caso del tutto curioso; L’azienda dovrebbe corrispondere un canone di 16 mila euro al me-se. Un affare per le casse dell’Istituto Santa Ma-ria in Aquiro. Peccato che la realtà sia differente: nella situazione debitoria, aggiornata al 16 maggio 2016, la società risulta non rispettare i propri obblighi contrattuali dal luglio 2014. Nonostante ciò continua ad avere in locazione un immobile di 360 metri quadrati nel cuore pul-sante di Roma.
Nel grande calderone dei morosi di Isma questa non è la sola anomalia, certamente la più eclatante per il debito accumulato, ma non l’unica.A via del Seminario, ad un tiro di schioppo dal Pantheon e dai palazzi del potere, l’inquilino di un appartamento da 6,5 vani per un totale di 155 metri quadrati, è entrato nell’abitazione il 1 luglio 2003 con un canone da corrispondere di circa 450 euro, un affarone vista l’ubicazione dell’immobile. Accade però che l’illustre Via del Babuino Via dei Pastini 470 euro al mese 572 euro al mese Via del Seminario Piazza Navona 221 euro al mese 560 euro al mese Bilancio Finito sotto i riflettori della Corte dei conti vicino di casa, verrebbe da pensare che il manuale sia lo stesso, poiché coincidono persino le date. Anche per questo il contratto decorre dal 1 luglio 2003 con scadenza 30 giugno 2011. Canone di locazione per i cinque vani è pari a 221 euro. Una fortuna riuscire a trovare prezzi così stracciati. Anche in questo caso, come il vicino moroso, smette di pagare nel maggio 2006 e a scadenza contratto continua ad abitare da occupante. Totale debito verso Isma: 33 mila euro. Non c’è due senza tre e a loro si aggiunge il terzo condomino: 7 vani, stesse date di decorrenza e scadenza contratto, canone in saldo a 470 euro, quando il valore di mercato per la zona vale il doppio, stesso modus operandi: dopo tre anni di mensilità corrisposte,smette di pagare. Caso vuole che anche lui, come i due vicini, interrompa la corresponsione del canone nel maggio 2006. Totale debito: 70 mila euro. Tutte queste non possono essere solo semplici coincidenze e qualcuno dovrà rispondere di tutte queste sviste.
Fra. Piz.
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E il Senato si «esenta» dal canone fino al 2029
I lavori di ristrutturazione a sconto pigione sono lievitati da 4 a 26 milioni di euro.Il contratto
Venne stipulato nel 2003
per circa 850 mila euro l’anno
L’intervista La discendente del Cardinale accusa: utilizzato lo stesso sistema del San Giacomo
Olivia Salviati promette battaglia
«Farò di tutto per riavere il Collegio»Francesca Pizzolantelire un equilibrio tra le prestazioni del rapporto contrattua-■Da collegio perdareistruzio-le, tenuto conto dei canoni pa-ne ai bambini poveri ad uffici digati per tutti glianni di inagibili-lusso dati, più che in locazionetà». L’Agenzia risponde consi-in comodato d’uso gratuito, algliando di «rideterminare in 40Senato. È la parabola discen-anni l’arco temporale per am-dente di uno dei gioielli del pa-mortizzare i costi dei lavori ef-trimonioimmobiliarefettuati.dell’Ipab (Istituto Pubblico diDunquePalazzo Madama deci-Assistenza e Beneficenza) San-de di ribaltare la questione ataMariainAquiro, entecontrol-suo favore e scrive al presidentelato dalla Regione Lazio. L’in-di ISMA,Massimo Pompili,chiestadeIl Temposulla gestio-chiedendola rinegoziazionene di questo tesoretto parte dadelcontratto.Èbenesottolinea-piazza Capranica dove, comere che, dal 1 dicembre 2013, ilvedrete, ISMA passa, nel 2003,Senato non paga l’affitto adal guadagnare 853 mila euro,ISMA. Nell’atto redatto il 29 lu-sommache nonverrà mai corri-glio 2015, ne vengono fuori del-sposta per intero, al rinegoziarelebelle.Il Senatoafferma divan-il contratto arrivando alla deci-tare dei crediti da ISMA, pari a 4sione di esentare, dal 1 gennaiomilioni, per canoni di locazio-2018 al 31 maggio 2029,Possessoil Senato dal pagamento Quello degli ufficidelcanone.Percapireavviene nel 2011quest’intricata, quanto pa-radossale vicenda occorre farene corrisposti, dal 2003 al 2011,un passo indietro. È il 12 marzopur nonpotendo usufruiredel 2003 quando il Senato edell’immobile. «A titolo direcu-ISMA stipulano il primo con-pero dei canoni versati aglitratto.L’immobile,di oltre 3 mi-ISMAperlaconduzione dell’im-la metri quadrati, si presenta inmobile senza averne potuto go-pessimo stato di conservazione dere,il Senato - viene messo ne-e necessita di importanti lavoriro su bianco nel contratto tran-di consolidamento.sattivamente modificato - è Nonostante ciò il Senato accet-esentato dal pagamento dei ca-ta la struttura nello stato in cui noni dal 1 gennaio 2018 sino al si trova e «s’impegna a provve-31 maggio 2029. Dal 1 marzo dere - si legge nell’atto - ai lavori 2015 al 31 dicembre 2017 il ca-di ristrutturazione con rinunnone - senza rivalutazione Istatcia fin d’ora alle migliorie ap-- scontati per i primi due anni portate, essendosi tenuto con-del 15% e il terzo del 30%» e nonto dei prevedibili costi di tali la-solo «ISMA rinuncia a qualsiasivori nella determinazione delpretesa nei confronti del Sena-■«È ora di finirla. Troppe donazioni fatte a enti e Ipab, con finalità assi-stenziali, sono da tempo oggetto di speculazione immobiliare. I partiti di destra o sinistra servono solo a creare un fittizio dualismo mac’è un’assoluta omertà e complicità nel perpetrare questo disegno perverso. Hanno di-strutto un gioiello come l’ospedale San Giacomo a Roma e, in modo più subdolo, si sta facendo la stessa cosa con il Collegio Salviati impropriamente detto Palazzo Santa Maria in Aquiro.Ora mi batterò per riaverlo indietro,usando tutti i mezzi in mio possesso». Parla Oliva Salviati, discen-dentedel Cardinal Antonio Maria Salviati che, dopo il Concilio di Trento ricostruì l’ospedale San Giacomo e istituì il Collegio Salviati creato per dare istruzione ai bambini provenienti dall’annesso orfanotrofio. «Marrazzo lo distolse arbitrariamente dalla sua destinazione originaria convertendo il Collegio in uffici ad uso del Senato,mediante decine di milioni di euro elargiti a ditte della cricca,e non si capisce con quale criterio si siano spese cifre allucinanti.Ho creato il comitato Tebe per la tutela dei lasciti e per bloccarequesto disegno criminoso. In questo senso voglio fareuna denuncia chiara sia a livello governati-vo siaecclesiastico. Il Cardinal Salviati redasse un atto notarile per tutelare le sue donazioni nei secoli con «il divieto assoluto di cambiarne la finalità, vendere, affittare , permutare, dare in enfiteusi, sotto alcun diritto o alcun Stato. A riprova di ciò esiste una bolla pontificia del 1610 di Papa Paolo V Borghese. Mi chiedo come le Istituzioni abbiano fatto a calpestare simili volontà».Secondo Lei perché il Collegio Salviati si è trasformato da immobile per la collettività a un palazzo in uso al Senato?«Voglio fare una denuncia chiara. Bisogna capire il sistema: il "sistema" è stato utilizzato anche per l’ospedale San Giacomo e oggi si sta ripetendo con il Collegio Salviati. Creare il debi-to è il chiaro strumento per potersi appropriare dei beni pubblici. Stanno creando una situazione debitoria degli IPAB Santa Maria in Aquiro di cui fa parte il collegio così, in seguito, con il pretesto del deficit creato ad arte, potranno vendere il ricchissimo patrimonio immobiliare». È stata mai interpellata, in qualità di erede del Cardinal Salviati, o è stata mai messa al corrente delle novità? «No. L’ho scoperto per caso vedendo degli operai al lavoro. Mi dissero che stavanofacendo delle ristrutturazioni per il Senato. Sono rimasta stu-pita, poiché ho sempre saputo che era in uso ad ISMA per scopi benefici. Da qui a diventare un palazzo per i senatori, ne passa ... Inoltre sotto al Collegio è stato scoperto un Tempio di importanza pari al Pantheon, il Tempio di Matidia. Ebbene come mai la Soprintendenza non è intervenuta per tutelare una scoperta così rilevante? Questo è un punto che dovrà essere chiarito».Cosa intende fare per il Collegio Salviati? «Mi sono stancata del muro di gomma della politica:delle carte che spariscono, delle spartizioni, delle manipolazioni delle notizie e soprattutto del furto del patrimonio italiano. Andrò avanti per le vie legali per rientrare in possesso di questi beni e restituirli alla loro destinazione originaria. Intendo mantenere lo spirito del lascito. Questa è una battaglia dura, contromafie,colletti bianchi,palazzinari legati alla speculazione sul Patrimonio. Per tutelare me e altri ho lasciato tutta la documentazione in varie mani di fiducia qualora dovessero storcermi un capello. Mi appello alla nuova classe dirigente romana e italiana perché prenda la staffetta e diventi custode del patrimonio italiano» Fr. Piz
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