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PRESIDENTISSIMO 4

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  • 21 dic 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Il palleggiamento della “cupola di Bianco” tra la Procura Generale di Reggio Calabria, il Tribunale di Locri e il Tribunale di Catanzaro, fino al momento non ha consentito d’evidenziare la responsabilità civile e penale del dottor IELASI. Il quale, prima è stato GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, poi fino al 2010 presidente del Tribunale di Locri, e infine presidente presso il Tribunale di Catanzaro. Perché la Procura Generale non ha trasmesso la denuncia circostanziata del signor MOLLICA Pasquale al Tribunale di Palermo competente per giurisdizione? Anzi. Il PM dr DI PALMA ha iscritto sul mod 21 il signor Pasquale MOLLICA (vedi sotto). Invece ha trasferito la denuncia al Tribunale di Locri, dove appunto il presidente è IELASI. Chiedo scusa ai miei lettori se probabilmente mi ripeto. Il fratello del signor PASQUALE, BRUNO, ucciso in un agguato tipicamente di stampo mafioso, s’è presentato assieme al fratello cardiologo del giudice Ielasi, nell’esercizio commerciale del signor Pasquale. Al quale hanno intimato di rimettere la denuncia querela nei confronti dell’usuraio e delinquente BONFA’ e logicamente contro il fratello del cardiologo. Al netto rifiuto del signor PASQUALE, scoccano le minacce del fratello del presidente e di Bruno, quest’ultimo appartenente alla “cupola di Bianco”. Inoltre, i due intimidatori, hanno preteso da Pasquale il nome del suo avvocato di modo da intervenire loro per aggiustare definitivamente la questione. E’ vero, con certezza, che il fratello cardiologo e Bruno Mollica, hanno minacciato seriamente Pasquale. Abbiamo la prova che il mo legale di fiducia ove lo riterrà potrà esibire al Tribunale di Salerno, dove il presidentissimo s’è rivolto ottenendo una condanna in mio danno di mesi otto di reclusione e dove, una volta incassata la sentenza a lui favorevole, ne ha presentata altra sempre nei miei confronti nella speranza di brindare ancora. La minaccia di stampo mafioso subita dal signor Pasquale da parte del fratello cardiologo del presidentissimo e di Bruno, ha determinato l’uccisione di quest’ultimo ucciso di fronte a casa sua probabilmente da due africoti. Pare, che un pentito stia svolgendo il compitino e se è vero, verrà fuori una vertà ancora più agghiacciante. Le indagini sull’omicidio di Bruno, le stava svolgendo un Maresciallo dei Carabinieri comandante della Stazione. Quando il valoroso Carabiniere era riuscito a scoprire la “cupola che dominava e comanda a oggi Bianco”, fu trasferito in altra sede e poi preferì andarsene in pensione. In seguito, le indagini sono affidate alla Compagnia dei Carabinieri di Bianco, i quali in data 30 ottobre 2004, le trasmettono, come da documento che segue, alla P.M., dr.ssa AURICCHIO, presso la Procura di Locri e al Comando Provinciale di Reggio Calabria. In seguito avremo modo di far conoscere ai nostri lettori, le intercettazioni effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Bianco e come le ha classificate la dottoressa AURICCHIO, che chiese l’archiviazione dell’omicidio di Bruno. Il PM dr Roberto DI PALMA - Proc. Pen. 3154/14 RG notizie di reato mod. 21 –, vede gli atti del provvedimento e indaga per il reato p. p. dall’art. 358 comma 1 per “… avere, con l’esposto datato 26.03.2009 (vedi precedenti edizioni) in atti e diretto all’Autorità Giudiziaria (Procura Generale di Reggio Calabria), accusato, pur sapendolo innocente, IELASI Giuseppe del reato di minaccia grave e tentata violenza privata commessa nei suoi confronti al fine di ritirare una denuncia-querela già presentata contro Bonfà Damiano. Persona offesa IELASI Giuseppe …”. La testimonianza del signor VECCHIO Pietro, sconvolge i piani dei Tribunali di RC, di Locri e di Catanzaro. Infatti, il signor VECCHIO Pasquale, ex finanziere, lavora nel bar del signor Pasquale MOLLICA dal 2003. Nell’anno successivo MOLLICA Bruno, è ucciso… ricorda il testimone che qualche mese prima dell’uccisione il geometra MOLLICA Bruno è stato presente a uno spiacevole episodio occorso nel bar gestito dal signor Pasquale. Nel bar sono presenti, MOLLICA Bruno e IELASI Giuseppe fratello, aggiungo, del Presidente. In sostanza, BRUNO minaccia il fratello a ritirare tutte le denunce presentate nei confronti di BONFA’ e, aggiungo, conseguentemente del presidente Ielasi, altrimenti gli avrebbero rotto “IL CULO”. Non da meno il fratello del presidentissimo, che con aria minacciosa chiede a PASQUALE chi è il suo avvocato e che se la sarebbero vista loro e Pasquale intanto avrebbe dovuto ritirare le denunce. Il signor PASQUALE, risponde che non avrebbe mai rimesso le denunce presentate. Da qui, l’omicidio di Bruno MOLLICA. In seguito diremo del residence “ALA AZZURRA”. A spegnere il focolaio che si era creato, ha provveduto la dr.ssa AURICCHIO, PM presso il Tribunale di Locri, avendo chiesto l’archiviazione del procedimento dell’uccisione di Bruno MOLLICA. La richiesta formulata dal PM dr.ssa AUICCHIO, sarà illustrata nella nostra prossima edizione. Di seguito, pubblichiamo le indagini esperite dalla Compagnia dei Carabinieri di Bianco, nelle quali si parla d’intercettazioni non consegnate al signor Pasquale MOLLICA dalla Procura di Catanzaro e comunque in piccola e inutile parte riportate nell’archiviazione della dr.ssa AURICCHIO, tutte da leggere e commentare. 4/Continua.

Francesco Gangemi


 
 
 

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