IL CASO GIOACCHINO MATTIOLO
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- 21 dic 2016
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LA P. G. DELLA POLIZIA DI STATO CONVOCA GIOACCHINO MATTIOLO E SPARA: “LA FAMIGLIA BASILE E’ POTENTE, SONO ANCORA FORTI”

Stiamo parlando della P.G. presso la Procura di Palermo. Non credete, cari lettori, che la famiglia BASILE possa addirittura influenzare finanche quanti sono chiamati a svolgere con onore il loro delicato ruolo nell’interesse della giustizia. Allora, il signor Gioacchino MATTIOLO, la persona più perseguitata del nostro belpaese giacché sottoposto a continui e indigesti colpi di Stato, è invitato a presentarsi negli uffici della P. G. presso la Procura di Palermo. Il signor MATTIOLO dovrà essere verbalizzato, a dire della PG, poiché la “POTENTE FAMIGLIA BASILE”, nella persona dell’esimio avvocato don ROSARIO ha sporto querela in danno di una persona che da anni denuncia la propensione a delinquere come ha scritto la coraggiosa magistrata sull’ordine cautelare agli arresti domiciliari, con la facoltà di depistare le indagini e inquinare le prove. Inoltre, il convocato fa presente alla PG che da anni segnala alla Procura, ai Commissariati e ai Carabinieri, prove alla mano, la famiglia di “Cosa loro” BASILE, senza ottenere Giustizia. In altri termini, la legge è la famiglia Basile! Comunque, il convocato, ripetutamente chiede alla PG di conoscere le lamentele del ROSARIO. La contestazione prende lo spunto di un a lettera aperta pubblica dal signor MATTIOLO sulle sporcizie della famiglia “POTENTE”, e la condivisione dell’inviato della RAI sull’inchiesta giornalistica fatta sempre sulla famiglia “ANCORA FORTE”. Il poliziotto, raccomanda – senti popolo bue – al convocato di stare attento perché la famiglia ha “IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO”. La verità è che il 20 settembre ROSARIO è arrestato e il giorno dopo conferisce incarico a uno dei suoi legali a denunciare il signor MATTIOLO al fine di creargli problemi con il lavoro per prolungare il blocco della pratica presso la Prefettura, cui la Vice Prefetta la tiene a bagnomaria da oltre quattro mesi. Il signor MATTIOLO, stanco e sconvolto, si rivolge alla PG e: ...”Scusi ispettore, lei quali articoli prende? Li prende a saltellare? Non funziona cosi’. La storia va presa dall'inizio, dal 2012 ai giorni nostri e prove ve ne sono a bizzeffa, dove sono coinvolte parecchie persone delle istituzioni. Quelle stesse persone che mi stanno arrecando problemi. Non e’ necessaria una laurea per capirlo”. Il poliziotto gli risponde che il conovcato e benvoluto e doveva stare attento nel muovermi, perche' avrebbero cercato, per come fanno da anni, a screditarmi. Il signor Mattiolo, risponde che sicuramente, come da lettere anonime, vogliono farlo arrestare. Sì, risponde il poliziotto, screditarla di più direi , per non farle avere voce in capitolo, noi sappiamo la sua storia, e quello che si dice di lei, che sia appartenente allo stato”, ripetendo che i BASILE sono potenti, che tutti mi vorrebbero levare la spina contro questi tizi, ma purtroppo sono inattaccabili. Insomma, BASILE e company sono arrestati, da come si intuisce, perché c'e' un minore e una donna, perché la legge li tutela al massimo e la mia vicenda è ben complessa rispetto a questa. qui, rischia la vita per tutte le cose che sono uscite e la rischia continuamente”. Vergognoso che le forze dell'ordine e la magistratura non facciano giustizia. questa e' l’Italia?” SI’, POPOLO BUE! Ho cerato di rendere leggibile l’incontro, se qualcosa è andata storta, vi prego di scusami. Meno male che Angelino Alfano, è transitato agli Esteri conoscendo quindici lingue, altrimenti si sarebbe adirato con le Guardie Giurate che la famiglia BASILE manda a sorvegliare la sua abitazione. Di Alfano, è chiaro?
Francesco Gangemi
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