FU AEROPORTO "TITO MINNITI"
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- 16 dic 2016
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Le due frecce velenose contemporaneamente scoccate con impeto dagli archi della fallimentare dai curatori venuti dall’altro mondo, hanno colpito a morte solo i dipendenti.
Una storia infinita e incredibile. Nel tempo e nello spazio, collochiamo gli ultimi due amministratori nominati dal piccolo uomo politico, già presidente della Provincia e socio di maggioranza della SOGAS, il CTU Carlo Alberto Porcino e il dottore avvocato Calarco. Questi due, il primo presidente e il secondo Vice, unitamente al piccolo uomo, sono civilmente e penalmente responsabili del fallimento della società che gestiva l’aerostazione. Non ci stanchiamo di ripetere che i tre fucilieri, hanno consapevolmente falsificato bilanci, accumulato un passivo di oltre dodici milioni di euro, hanno rubato, hanno assunto illecitamente personale finanche durante il periodo della cassa integrazione, hanno fatto di tutto e di più, e finanche pare che il dottore avvocato si sia inserito nel fallimento per la modica somma di € 500.000,00, e a pagare sono solo i dipendenti. Il Giudice delegato e il collegio, dovrebbero sollecitare la propria coscienza sulla formulazione del fallimento. Innanzitutto, vi erano gli estremi della bancarotta fraudolenta, sui quali non ci si poteva soffermare forse per non arrecare dispiaceri a qualcuno di casa in quella sede. Non lo hanno fatto! Invece, il collegio ha inserito nella dolce morte dello scalo, l’art. 72, di modo ché i dipendenti non abbiano più lo stato giuridico previsto dal contratto. Il Giudice delegato, dr.ssa Asciutto, probabilmente si renderà partecipe dell'invivibile e caotica situazione che non garantisce i passeggeri e lo storico scalo aereo forse destinato alla chiusura. Da parte loro i tre curatori, specie quello che proviene da Messina e a quanto pare sia bene inserito nelle vicende fallimentari, dovrebbero abbandonare quel comportamento ricattatorio (venti licenziati e paghiamo) e, conseguentemente, antisindacale. Nessuno si illuda che possa terminare senza danni per quanti abbiano rubato e falsificato, e nemmeno per quei signori che all’asta si sono impossessati di case nel centro della città smarrita, di mobili antichi di pregio, di autovetture, eccetera. Ho letto il comunicato stampa del sindacato UGL, aldilà dell’ironia, intravediamo bambini che hanno fame, mogli preoccupate e dipendenti che nonostante tutti e tutto garantiscano ancora – fino a quando? – i passeggeri. L’ENAC, per finire si accolli le sue responsabilità che denunceremo se non affrettino i tempi della cessione della gestione alle società che vi partecipano. Ha capito, signor Marfisio, oppure vuole che glielo spieghi meglio?
LA STORIA
Aeroporto di Reggio Calabria.L'Aeroporto di Reggio Calabria (IATA: REG, ICAO: LICR), o Aeroporto dello Stretto, è il secondo aeroporto calabrese per numero di passeggeri. È stato il primo aeroporto costruito nella regione, ed è intitolato al reggino Tito Minniti, eroe della Regia Aeronautica.



La prima pista dell'Aeroporto di Reggio fu costruita nel 1939 con finalità militari, e vi furono collocati un comando italiano ed uno tedesco.Tre anni dopo (tra il 20 marzo e il 10 aprile 1942) partirono da qui le incursioni contro Malta. L'11 luglio 1943 un bombardamento aereo statunitense mise fuori uso le piste, che successivamente furono ricostruite permettendo all'aeroporto di servire l'aviazione civile.Il primo volo civile ebbe luogo il 10 aprile 1947 con un bimotore ad elica Douglas DC-3 21 posti, sulla tratta Torino-Bologna-Firenze-Napoli-Reggio Calabria-Palermo, di proprietà della compagnia Teseo.Nel 1959 l'amministrazione provinciale e comunale, l'Ente provinciale per il Turismo e la Camera di Commercio di Reggio Calabria, decisero di costituire il Consorzio per l'area industriale e l'Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo. Nei giorni 18, 19 e 20 agosto del 1959 si ebbe la relazione di Franco Cipriani, giornalista, che valutava le prospettive dei collegamenti per lo sviluppo del Turismo. Tale relazione esortava alla valutazione delle varie prospettive turistiche legate all'intensificazione delle reti aeroportuali, sottolineando l'incremento del mercato aeroportuale in Europa e nel mondo e le possibilità favorevoli in Italia, ma soprattutto in Sicilia e Calabria, regioni turistiche e allora prive di validi collegamenti esterni. Alla relazione di Cipriani. I suggerimenti del caro Cipriani, non furono posti in essere dai vari amministratori che si sono alternati, addirittura con il bancomat della società per pegarsi la pizza.La progettazione della prima pista asfaltata iniziò nell'ottobre 1960, ma solo dopo sette anni di avversità si giunse alla sua conclusione. L'aeroporto di Reggio fu catalogato nel 1978 nella classe D; trasferito alle competenze della Direzione Generale nel 1976, divenne aeroporto civile e perse l'attribuzione di aeroporto militare.Per decisione del Ministero della difesa-Aeronautica, il 10 dicembre 1975 l'aeroporto militare è stato intitolato al sottotenente pilota reggino di complemento Tito Minniti, primo aviatore caduto in Africa orientale il 26 dicembre 1935 durante la guerra d'Etiopia. S.E. l'arcivescovo metropolita della Calabria, MONSIGNOR GIOVANNI FERRO, ha celebrato la messa al campo. È seguito lo scoprimento della stele dedicata all'eroe, alla cui memoria il Re Vittorio Emanuele III aveva conferito la medaglia d'oro al valor militare.AttualitàL'aeroporto serve principalmente la provincia di Reggio Calabria e parzialmente quella di Messina, con un bacino d'utenza superiore a 1.500.000 persone + clandestini. È una struttura destinata al fallimento. Il mancato ammodernamento, ha permesso il decrescente numero di voli disponibili. L'aumento di flusso aereo in città nei primi otto mesi del 2006 (con particolare riguardo per i mesi di luglio e agosto) ha fatto registrare allo scalo aeroportuale reggino un incremento di passeggeri del 53,6% per i voli nazionali e del 175,5% per quelli internazionali. Nell'Aeroporto dello Stretto sono stati girati diversi film, tra i quali La lettera con Vittoria Belvedere.Nel 2003, l'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi, in visita a Reggio Calabria, fu vittima di uno sciopero dei controllori del traffico aereo. Fu costretto ad aspettare per tre ore nello scalo suscitando la curiosità dei passeggeri[senza fonte] che transitavano in quel momento. Il 28 e 29 agosto 2007, l'ex primo ministro inglese Tony Blair, trascorse una breve vacanza nelle Isole Eolie; come scalo per il Boeing 737-800 BBJ2 privato che lo condusse in Italia, utilizzò l'aeroporto "Tito Minniti". Durante il trasbordo dall'elicottero all'aeromobile, l'ex primo ministro inglese si trattenne con i vertici della SoGAS, ringraziando e complimentandosi per il servizio, probabilmente sbagliando, da egli definito "celere e puntuale" e per l'ospitalità. Blair, secondo quanto è detto nel comunicato, si è anche complimentato per lo scenario naturale visibile dalla pista. "Avete un clima invidiabile e questo sole e questo mare valgono da soli un viaggio fin qui. Questo aeroporto è piccolo, ma molto bello e decisamente accogliente". Anche il clima non è più invidiabile.Gestione dell'AeroportoL'Aeroporto è affidato in gestione alla SoGAS S.p.A., Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto, nata nel marzo 1981 su iniziativa degli Enti territoriali interessati: Camere di Commercio, amministrazioni comunali e provinciali di Reggio e di Messina, e dalla Regione Calabria, in questo particolare e drammatico momento sorde alle esigenze che stanno scuotendo lo scalo. La società di gestione SoGAS S.p.A., è stata dichiarata decaduta da ENAC e si ritrova in stato fallimentare. L'Aeroporto di Reggio Calabria, speriamo che non si chiuda. L’ENAC eccelle per la sua apatia, comunque gestisce il Tito Minniti a partire dal 15 marzo 2016. In 6 mesi definiti di transizione, sarà predisposto un bando per affidare la gestione ad una nuova Società. Quando? Continua da anni. Francesco Gangemi
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