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PRESIDENTISSIMO 3

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  • 8 dic 2016
  • Tempo di lettura: 4 min

Egregio signor Giudice Monocratico presso il Tribunale di Salerno, dr.ssa Mariella Albarano, con sentenza n.4140/20143, depositata il 19 marzo 2015 e notificatami il 15 maggio 2015, mi ha condannato a otto mesi di reclusione e alla pubblicazione su “Il Dibattito” una sola volta sella condanna. Orbene, il presidente del Tribunale di Locri, dr Ielasi Domenico, lamenta nella querela che nelle edizioni dell’11 aprile 2 4 maggio 2008, sotto la titolazione “La cupola di Bianco in.. su. Il Longo assassinato era prestanome di Piero Fuda e organico alla cupola di Bianco e “La cupola più potente della Calabria”, offendevo la reputazione del Presidente del Tribunale di Locri, dott. Domenico Ielasi, attraverso l’utilizzo delle seguenti frasi: “QUALI GLI INTERESSI DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LOCRI, DR IELASI, IN QUEL DI BIANCO? PROCESSI AGGIUSTATI? INTIMAZIONI E MINACCE AL FRATELLO DI BRUNO MOLLICA PER RITIRARE LE DENUNCE PRESENTATE IN DANNO DELL’USARIO BONFA’ DEFINITIVAMENTE CONDANNATO? MINACCE E INTIMIDAZIONI AL SIGNOR PASQUALE MOLLICA PER RIMETTERE LE DENUNCE PRESENTATE IN DANNO DELL’USURAIO BONFA’ DEFINITIVAMENTE CONDANNATO? MINACCE E INTIMAZIONI AL SIGNOR PASQUALE MOLLICA PER RIMETTERE LA DENUNCIA CONTRO IL COMUNE DI BIANCO CHE DOVRA’ RIVALERSI SUL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LOCRI, DR IELASI?”. (ARTICOLO DELL’11. 04.2008) “ECCO GLI AFFILIATI: DR IELASI PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LOCRI DUE CUPOLE S’INTEGRANO… LA PRIMA E’ PROTETTA DA REGGIO E DINTORNI… DAL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LOCRI NEL PROCESSO CIVILE PROMOSSO DA PASQUALE MOLLICA A SEGUITO DELL’INONDAZIONE D’ACQUA PIOVANA CON CONSEGUENTE DEVASTAZIONE DEL PIANO TERRA DELLA SUA ABITAZIONE. L’AUTORE RECUSA IL GIUDICE DR IELASI GIACCHE’ ANCHE EGLI COINVOLTO DA PARTE DEL COMUNE DI BIANCO”. (articolo del 14.05.2008). Con l’aggravante del fatto commesso col mezzo della stampa e consistente nell’attribuzione di un fatto determinato. Con la recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale…”.

Tutto vero, signor Giudice. Innanzitutto, i processi civili e penali promossi da signor Pasquale Mollica presso il Tribunale di Locri, chiedono al CSM e a Lei signor Giudice di Salerno, possono essere trattate nella sede, dove il Presidente del Tribunale è coinvolto o sarebbero dovuti essere trasferiti in altre sedi giurisdizionali? Il dr IELASI avrebbe potuto emettere sentenza su querela del signor Pasquale Mollica denunciante? Tant’è che il signor Pasquale Mollica è ricorso all’istituto della ricusazione. Risponde a verità che il fratello del Presidente, cardiologo dr Giuseppe, e Bruno Mollica si sono presentati nel bar gestito dal signor Pasquale, minacciandolo di ritirare le querele contro l’usuraio BONFA’, altrimenti gliela avrebbe fatto pagare e al rifiuto del signor Pasquale gli hanno chiesto chi fosse il suo avvocato e che avrebbero provveduto. Il signor Pasquale ha risposto che non avrebbe ritirato le querele. Quali gli oscuri motivi del fratello del Presidente del Tribunale di Locri e del fratello di Pasquale a imporre con esplicite minacce il ritiro di tutte le querele contro il delinquente e usuario BONFA’? Le querele per caso coinvolgevano il presidente del Tribunale? Per questi motivi è stato ammazzato Bruno Mollica, che sostanzialmente anch’egli era parte attiva nella cupola di Bianco. In gioco, oltre alle denunce, vi era la realizzazione del residence “ALA AZZURRA” nella cui area insisteva un terreno di proprietà del signor Pasquale Mollica del valore di oltre cento milioni di vecchie lire. Il Bonfà ha imposto al signor Pasquale la vendita di quel terreno altrimenti la cubatura non era sufficiente per la realizzazione del Residence dietro corrispettivo di appena venti milioni di vecchie lire. Residence adibito allo spaccio di stupefacenti dopo l’uccisione di Bruno Mollica responsabile di non essere riuscito, nonostante le minacce e le intimazioni erogate al fratello assieme all’altro germano del Presidente del Tribunale di Locri. Questi, signor Giudice di Salerno sono i fatti documentabili, pertanto La prego d’attivare l’istituto della revisione della sentenza e prosciogliermi dall’accusa e rinviare a giudizio il presidente del Tribunale di Locri, dal 2010 Presidente del Tribunale di Catanzaro, dove si sono consumati ai danni del Mollica Pasquale e di suo fratello Bruno altre inaudite interferenze. Questa è la legge? Nel prossimo diremo dell’archiviazione promossa dal PM dr.ssa AURICCHIO per l’uccisione di BRUNO MOLLICA, tutta da leggere e meditare. Al Consiglio Superiore della Magistratura, sarà mia cura provvedere alla trasmissione della documentazione per le determinazioni che vorrà adottare. Siamo ancora all’inizio del gravissimo imbroglio giudiziario che, se mi è consentito, offende l’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO E, LA COSCIENZA DEI CITTADINI PERBENE, SOPRATTUTTO LA MIA COSCIENZA CHE HA SUBITO SETTE ARRESTI IN CARCERE E DOMICILIARI DA PARTE D’UNA BANDA DI MAGISTRATI CORROTTI E COLLUSI, CHE PERO’ NON HANNO SCALFITO LA MIA DIGNITA’ DI UOMO LIBERO. Certo, spetta al mio legale attivare gli strumenti al fine di ristabilire la veridicità dei fatti. A conferma delle mie affermazioni, riporto uno stralcio interessante e indicativo di una delle tante denunce fatte dal signor Pasquale Mollica e diretta al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, deposita in cancelleria il 26.03.2008: “… che in data 29 ottobre 2004 mio fratello Bruno fu vittima di un agguato mafioso ancorché non sia riuscito a farmi ritirare LA DENUNCIA QUERELA DA ME PRESENTATA PRESSO IL TRIBUNALE DI LOCRI NEI CONFRONTI DI TALE BONFA’ DAMIANO USURAIO DI BIANCO; CHE MIO FRATELLO SUO MALGRADO IN QUANTO IMPOSTOGLI DALLA CUPOLA DI BIANCO E PRESENTARSI NEL MIO ESERCIZIO COMMERCIALE ASSIEME AL FRATELLO DEL DOTT. IELASI ALL’EPOCA PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LOCRI CON L’INTENTO MINACCIOSO AFFINCHE’ IO RITIRASSE LA DENUNCIA QUERELA CONTRO BONFA’ (chiaramente contro il Comune di Bianco e il Presidente Ielasi NDR) CHE PRETENDEVA UN INTERESSE PARI AL 10% MENSILE DOPO AVER EFFETTUATO ESECUZIONE IMMOBILIARE SULLA MIA CASA OLTRE ALL’APPROPRIAZIONE COATTA IMMOBILIARE DI UN MIO APPEZZAMENTO DI TERRENO; CHE NON AVENDO ADERITO ALLA RICHIESTA INTIMIDATORIA MIO FRATELLO PAGO’ CON LA VIA SOL PERCHE’ NON ANDO’ A BUON FINE IL RAGGIRO CRIMINO FINALIZZATO ALL’ESTORSIONE DEL RITIRO DELLA MIA DENUNCIA QUERELA…”. Tanto basta e ne avanza.

Il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, a quale A. G. trasmise la denuncia querela depositata dal signor Mollica Pasquale? No al Tribunale di Salerno! Il tutto si risolve, come vedremo in seguito, tra i Tribunali di Locri e di Catanzaro, dove dal 2010 il presidenditissimo ricopre il ruolo di Presidente. Questa è giustizia?

3/Continua.

Francesco Gangemi


 
 
 

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