top of page
Cerca

OSPEDALI DISUNITI DI REGGIO CALABRIA

  • -
  • 29 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

ASSASSINI

Dopo l’orrore della Ginecologia eccoti altro nella cardiochirurgia. Venti giorni fa, una processione parrocchiale in testa la ministra Lorenzin, ed esponenti di alcun rilievo del PD, tra i quali spiccava il presidente della Giunta, Oliviero che arringava pecore e pecoroni con la fascia dai colori sbiaditi verso l’entrata del porcile dell’azienda cosiddetta ospedaliera, per l’inaugurazione del centro di cardiochirurgia, dopo i ripetuti sporchi nastri sforbiciati per l’aerodinamica, che a distanza di anni rimane chiuso.

Se quei galantuomini di nome e non, di fatto, avessero avuto un minimo di pudore, avrebbero evitato la sceneggiata finalizzata al “SI” che fa girare la testa a Renzi e agli italiani i coglioni. Accade che un uomo di appena trentasei anni, sia stato colto da grave malore al cuore, e accompagnato dai familiari al centro di cardiochirurgia di questa città disperata, non funzionante. Anzi. Con le porte d’accesso sbarrate. Gli assassini invece di rivolgersi all’elisoccorso dell’ospedale “Papardo” in Messina, dove l’ammalato grave sarebbe arrivato nel giro di pochi minuti e subito operato da un'equipe di cardiochirurghi guidati dall’ottimo professor Salvatore PATANE’, hanno invece dirottato l’ammalato a villa Sant’Anna di Catanzaro dove confluiscono interessi di non poco conto. Assassini. Hanno ucciso un uomo di appena trentasei anni. Ora, i familiari dovranno far pagare in proprio il direttore generale, la sua ombra Carpentieri già direttore generale del Consiglio regionale, dove s’è distinto per le porcherie che lasciato in tutto il palazzo, e il commissario alla sanità regionale, tale Sicuro, mandato da Renzi per distruggere quel poco di buono che ancora in qualche modo funzionava. Comprendo che nulla possa restituire la vita al giovane, almeno gli assassini non procureranno altri morti. Non vado avanti per evitare un forte stress giacché sono stato operato a cuore aperto, non battente al “Papardo” di Messina, dall’ottimo professor PATANE’ e dalla sua notevole equipe.

Vergognatevi!!!

Francesco Gangemi


 
 
 

Comments


bottom of page