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NOI L'AVEVAMO DETTO

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  • 21 nov 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

E non siamo interessati alla primogenitura. Rileviamo invece che talvolta si incrociano sostituti procuratori che sono alla ricerca della verità e non al risalto mediatico. Lo scienziato della cocomeria stava per colpire se il pm Luciani della distrettuale di Caltanissetta, non fosse cascato sulle false attestazioni del Nano. Infatti, avevamo dimostrato, con l'aiuto del satellite, che nell'intorno della Via d'Amelio non esistevano zone in altura. Anzi. Dall'unica collinetta, dove sorge il castello Utveggio, fosse impossibile vedere la Via d'Amelio e quindi l'avvicinarsi delle blindo che trasportavano il magistrato Borsellino.

Non è chiaro ancora oggi del perché la magistratura si ostini a utilizzare lo scemo della Via XXV 25 Luglio 1943, per finalità di mafia. Le uniche e poche sole cose note al Nano, sono gli intrallazzi tra il fratello Luciano e i magistrati Mollace e Cisterna. E di queste notizie criminis non importa a nessuno. Tranne al Procuratore Caput Mundi che li utilizzò per sbarazzarsi dei due di troppo.

Nel mentre, alcuni innocenti o presunti tali marciscono nelle galere.

Il ritorno di Zorro


 
 
 

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