OSPEDAI DISUNITI
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- 18 nov 2016
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UNA PROCESSIONE DI PARROCCHIANI INAUGURA IL CENTRO CUORE E ACQUISTA POLTRONE SENZA POGGIAPIEDI

OBITORIO
Reggio Calabria. Dopo anni di compromessi e d’imposizioni, i parrocchiani in massa si sono recati agli ospedali disuniti per l’inaugurazione del centro cuore. I politicanti a piedi e mani libere ancora una volta e sempre non solo a loro piacimento e rendiconto nominano i direttori generali, addirittura gli impongono i primari da assumere con concorsi taroccati. Gli ammalati non contano. Per loro esiste uno schifoso obitorio, dove il bravo dr Marrazzo per le autopsie è costretto a utilizzare il proprio strumentario in un ambiente puzzolente. Ed è nulla. I cadaveri, circa ottocento per anno solare oltre a quelli che escono da morti vivi attraverso uno schifosissimo giro di mazzette, per essere trasferiti nell’obitorio sono costretti ad attraversare avvolti come salami in coperte bianche, decine di metri all’aperto in modo da dare conforto ai visitatori. Voglio ricordare ai magistrati che l’ospedale pubblico “Papardo” in Messina, aveva ufficialmente chiesto al cosiddetto Direttore Generale, che per tre anni avrebbe avviato immediatamente il centro con cardiochirurghi eccezionali capeggiati dall’ottimo professor Francesco Patanè. Orbene, per quanto sappia, lo scortato – che vergogna! - Giuseppe Scopelliti ha imposto il veto. Non conosco la bravura del prescelto dallo staff, speriamo bene. Forse. Credo che il cosiddetto direttore generale indagato, ancora decide le strategie del c... con l’incompatibile Carpentieri nonostante questi siano stati denunciati. Ora, mi sto informando sulle ditte che lavorano al Morelli e pare che il direttore generale, sul quale sembra che influisca tale Sebi Romeo consigliere regionale che spregevolmente chiamano onorevole. Nonostante i reati siano prescritti, mi ripeto, la magistratura potrà ove lo riterrà, acquisire presso la nostra Redazione “mafia Morelli”. Da quanto mi risulta c’è l’intenzione di realizzare “L’ospedale Metropolitano” e abbandonare l’attuale ospedale regionale giacché la struttura ha grossi difetti di staticità. Su questi argomenti di spreco, si fa per dire, di denaro pubblico, aggiorneremo i nostri lettori. Se il progetto troverà riscontri, mi chiedo quanti miliardi pubblici occorrano per il trasferimento e per l’acquisto di attrezzature, in particolare per il centro cuore da poco inaugurato da un esercito di parrocchiani. Intanto, Il D. G. e Carpentieri hanno acquistato dieci poltrone per l’oncologia senza l’appoggio dei piedi pertanto, quei poveri ammalati e anche i bravi medici, sono costretti, loro malgrado, a procurare scatoloni per fare allungare le gambe agli ammalati che praticano la chemioterapia. Al prossimo.
Francesco Gangemi
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