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PALERMO-IL CASO MATTIOLO

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  • 13 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

L’ITALIA E’UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO FATTA ECCEZIONE PER PALERMO

La città di Palermo, il cui sindaco è l’eroico Leoluca Orlando, io ho la sensazione che non rientri nell’osservanza della Costituzione Italiana e sia una repubblica a parte con proprie regole che certamente, a mio spettacolare parere, non tutelino i diritti e doveri dei cittadini. Il lavoro costituzionalmente protetto, non spetta al signor Gioacchino Mattiolo poiché gli’è negato sia dall'intollerabile famiglia Basile sia da alcuni pezzi importanti dello Stato corrotti e venduti. Tra i diritti e i doveri dei cittadini, è scritto dai Padri fondanti, che loro abbiano la facoltà di protestare anche nei luoghi pubblici, con preavviso alle autorità competenti che possano vietare per motivi di sicurezza e incolumità pubblica. Al cittadino signor Mattiolo, residente in Messina, non gli è concesso il diritto d’esporre le sue legittime ragioni all’opinione pubblicata nonostante abbia comunicato notizia all’autorità competente. Ragioni collegate al suo diritto di poter lavorare. La DIA, lo convoca nei suoi uffici. Perché? La Prefettura a distanza di mesi tre, non concede al signor Mattiolo d’essere assunto da una ditta poiché non trasmette le informative alla consorella di Messina proibendo così al cittadino di quella repubblica il diritto al lavoro. La famiglia Basile che opera al di fuori dei diritti e doveri costituzionali e delle leggi, ha deciso formalmente che il cittadino Mattiolo Gioacchino non abbia il diritto al lavoro, e il suo perentorio messaggio, a quanto pare, sia stato accolto dalle autorità competenti che ubbidiscono. Di fatto (art. 24) che tutti i cittadini possano agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi (art.113). Ed è quello che faremo noi a tutela del cittadino messinese signor Gioacchino Mattiolo, poiché gli è negato finanche il diritto a provvedere al mantenimento dei propri figli. A tal proposito, il quotidiano online CTSNOTIZIE.IT, titola “Propenso a delinquere”, i giudici contro il patron KSM. Avrebbe dato prova di “speciali capacità manipolative e di condizionamento oltre a produrre falsi SMS… avrebbe una certa propensione a delinquere, soprattutto con riferimento a reati contro l’amministrazione della giustizia e della persona”. Peccato che il collega non entri nel cuore della notizia altrimenti avrebbe scritto che la propensione dei rampolli di papà Basile, vive nell’illegalità diffusa e si nutre di potere attraverso lo schifoso sistema della corruzione e conseguentemente la “famiglia” già da qualche tempo sarebbe dovuta essere ristretta nelle patrie galere. Comunque, auspichiamo, che presto in quella città fitta e trafitta di misteri, possa essere ristabilita la legge e la legalità.

Continua dagli anni precedenti.

Francesco Gangemi


 
 
 

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