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Aeroporto fu “Tito Minniti” ROGOLINO 10 LODE E PUBBLICAZIONE

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  • 6 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

E’ corretto al fine di non deludere i nostri lettori, accennare alla scalata senza limiti d’altezza, del ragioniere Antonio ROGOLINO. Chi è costui? Ora, t’informo popolo mio. Il ragioniere fa ingresso alla SOGAS dopo aver collaborato con la mente e con il cuore con l’avv. D’Alessandro. Fu così che il nostro insostituibile ragioniere comincia a offrire la sua preziosissima collaborazione a quel porcile della SOGAS. Il calendario segna: 22 settembre 2003. In questo fortunatissimo giorno illuminato dal sole caliente, appone la sua pregiatissima firma sul contratto con il porcile che di ‘ndrangheta se ne intende. Il ragioniere, da insostituibile consulente, fra le tante incombenze si occupa finanche della redazione del bilancio dell’esercizio ginnico coinvolgente lo stato patrimoniale, il conto economico che non torna e infine della cosiddetta nota integrativa. Qual è il compenso? Subito detto: €12.400,00 per ogni anno contabile + IVA, CP e infine, non può mancare il rimborso delle spese che lo studio dovrà sostenere. Il porcile all’epoca è rappresentato dall’amministratore unico, avv. Umberto Pirilli. Al quale subentra l’attuale sindaco di Siderno, proveniente dalla presidenza della Provincia sempre con la qualifica d’amministratore unico. Non solo. Dopo aver versato al porcile la modesta somma di cinque milioni di euro oltre al progetto di rifacimento dell’aerostazione incagliato dalle controversie giudiziarie. Fuda, risaputo quale uomo magnanimo con i soldi dei contribuenti, aumenta al ragioniere il compenso di cinquemila euro mensili. In breve tempo si sviluppa una reciproca fiducia con Fuda tant’è che lo delega ai rapporti diplomatici piuttosto molto confidenziali, con tale Daniele Lazzarone, di nome e di fatto. Da quest'affettuosa fusione nasce con parto anale la cosiddetta “Consulta”, ovverosia il sistema per rubare denaro a quei coglioni dei soci istituzionali. La cronaca rosa non è terminata. Il successore di Fuda dottor Bova, cosa fa? Tramuta la consulenza in assunzione con mansioni di tutto “rispetto”. Accade che il ragioniere per la vista e nonostante la menomazione continui a svolgere, non so come e quando, il suo lavoro, diciamo, di direttore generale. Mi dispiace della sua menomazione, Santo Iddio un cieco, cari soci vicini e lontani, potrà al massimo essere addetto al centralino. Certo è che il ragioniere è un invalido al 100% e ritengo che l’inps, ove si fosse rivolto all’istituto, gli avrebbe concesso l’accompagnatore. L’interrogativo è d’obbligo. Il ragioniere è stato sottoposto dall’INPS a visita? Se è stato dichiarato, mi ripeto, invalido al 100% + accompagnatore può svolgere le funzioni che il socio di maggioranza in accordo con il C. di A. gli ha assegnato? In caso contrario, l’ispettorato del lavoro avrebbe dovuto da qualche tempo intervenire giacché il ragioniere non può compiere le funzioni di direttore generale o altro lavoro. Ho appena iniziato, ragioniere.


Continua dagli anni precedenti.




 
 
 

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