RASPUTIN L’IMBROGLIONE E LA SENTENZA DOPO
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- 29 ott 2016
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E’ chiaro che la responsabilità della bancarotta fraudolenta della SOGAS, va ricondotta al socio di maggioranza, tale RASPUTIN, già presidente della Provincia e passacarte da ff. di Sindaco al consigliere tale Sebi Romeo che a sua volta le faceva transitare all’avv. Naccari che provvedeva al tiro al bersaglio. Chiedo scusa ai lettori se sono costretto a ripetermi. Ne vale la pena. Il cosiddetto socio di maggioranza, concede trionfalmente la presidenza del C. di A. al CTU Carlo Alberto Savoiarda e al grattagratta dottore avvocato Calarco. I due compari istituiscono la SOGAS SERVICE della quale il presidente è Savoiarda e il vice è il grattagratta. Acquistano mezzi da un amicone, tale Romeo, e addirittura il Savoiarda paga con bonifico rilasciato da uno dei conti correnti sparsi nel belpaese prima della formalizzazione dell’assunzione. Non so se la P. G: delegata alle indagini abbia indagato sui conti correnti bancari. Forse. In seguito alla falsificazione dei bilanci, decidono i capi mandria di fare ricorso alla cassa integrazione. Durante questo triste periodo progenitore della bancarotta, il socio di maggioranza, RASPUTIN,

impone l’assunzione di un suo paesano, tale MINNITI, al livello più alto + il 20%. Intanto, il dottore avvocato grattagratta, deposita da vice presidente per il pagamento una fattura a titolo di consulenza di € 50.000,00. Savoiarda colto dalla paura non accontenta il pecchione poiché entrambi hanno altro progetto per rubare il denaro versato dai soci, in particolare da RASPUTIN che addirittura anticipa anche le partecipazioni di altri soci. Savoiarda e grattagratta sui bilanci falsi incassano una sostanziosa percentuale non si riesce a comprendere a che titolo. I due compari ladrano indisturbati, mentre l’avv. biondino col vizietto, abbandona per non essere travolto dal ciclone. Il tempo trascorre veloce, RASPUTIN dà del coglione al Savoiarda e decide di sostituirlo con sua eccellenza Bagnato e con i dottori BERTI e BASILE. Mi chiedo: perché RASPUTIN decide di eliminare SAVOIARDA e con lui grattagratta?.
IL BIVACCO Alcuni dipendenti al rientro della cassa integrazione, sono stati depositati in una gabbia, denominata “saletta barone Cordopatri”, sita nella hall aeroportuale dove i detenuti trascorrono le giornate lavorative all’insegna della noia e con gli zebedei pronti a scoppiare. Alcuni preferiscono trascorrere la detenzione agli arresti domiciliari. Accade, che i detenuti, strano ma vero, percepiscono regolare stipendio. Tra questi, non va dimenticato il signor Macrì, laureatosi all’’ateneo di Mammola (RC) post holder con il professore docente Fragomeni detto “ASI”.
Per terminare, non possiamo tralasciare un tale Foti padrone assoluto degli imbroglioni.

Al prossimo, la SENTENZA,
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