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Riflessioni. Che accade con il rifacimento del Corso del mercenario Garibaldi?

  • Francesco Gangemi
  • 4 set 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Intanto mi sembra doveroso afferrare l’attenzione del popolo bue sul festino o se vi piace sul trattenimento, svoltosi all’Etoile, organizzato dal Prefetto in occasione del suo trasferimento. Una colonna interminabile d’autovetture equipaggiate con sirene e stracolme di militari invade il Lungomare, e finanche il Rettore dell’Università del Mediterraneo porta sottobraccio una cravatta certamente di grande valore. Ora, attendiamo il suo sostituto che sicuramente è stato scelto dal simpaticissimo Angelino Alfano, ovviamente con il consenso di Renzi che sta completando il giro del mondo in nove giorni con l’apparecchio di Stato costruito su sua misura a spese dei contribuenti. Bello anche ricordare l’incontro di Matteo, l’ennesimo come se l’Europa non fosse composta inutilmente da 28 Stati e con l’eventuale entrata del sultano turco sarebbero 34, con la simpaticissima signora Merckel, entrambi in attesa d’essere rispediti a casa. L’incontro, specie l’ultimo a Maranello, ha fatto piangere finanche i terremotati per via della zampa alzata a mo di saluto dal coraggioso cane Labrador, che ha avuto il coraggio unitamente a tutti gli uomini impegnati notte e giorno, a salvare il salvabile.


RIFACIMENTO CORSO DEL MERCENARIO GARIBALDI


E’ una schifezza. La meraviglia delle meraviglie è come mai ancora non siano intervenuti la Procura e ancor peggio i tecnici della taverna marsigliese. Con l’occasione, Le voglio segnalare signor sindaco, che sta per precipitare la gru inserita in quel porcile che fa da sfondo alla Piazza che fu del popolo. Per favore, l’AVR che ha conquistato l’Italia non si preoccupi soltanto ogni giorno di pulire la pavimentazione di quella piazza tanto da rasentare il ridicolo, piuttosto renda accessibile ai pedoni le strade alla groviera, infestate peraltro dalla puzza delle fogne colabrodo che poco ha da invidiare alla rete idrica. Poi, vedremo come finirà GA.GA. In effetti, la scelta senza bando è stata degli intelligenti commissari che hanno presieduto la risvolta della città oramai senza storia e senza dignità. D’altra parte l’AVR era stata già ingaggiata da qualche tempo dall’ex presidente Raspa, detto “SOGAS”. Ritorneremo sull’AVR. E’ chiaro che non abbiamo rancore nei confronti del Sindaco e della sua giovanissima Giunta.


IL MERCATO DI MORTARA


Per favore, qualcuno potrà informare il popolo strafottente, quel piccolo pezzo che è rimasto, da chi è stato collaudato il cadente e schifoso mercatino di Mortara? Su tale miliardaria opera che fa parte integrante del famigerato decreto Reggio, cosiddetto “Sacco di Reggio”, esiste un volume scritto dal magistrato che all’epoca s’è interessato della triste vicenda e per tutta risposta Mortara funzione fino a quando una probabile pioggia invernale non lo spazzerà via. Forse il mercato di Mortara con annesse altre opere inesistenti e gli altri interventi, comprese mazzette a pioggia, non è l’insieme del “sacco di Reggio”. Mafia capitale è una barzelletta rispetto alle ruberie senza soluzione di continuità, per opera di taluni amministratori regionali, provinciali, comunali e rappresentanti d’altri enti coinvolti. Che sono stati i ladri “migliori” del mondo, i quali avrebbero potuto dare lezioni a padre e figlio Ciancimino. Perché del mondo? Perché ancora gli inquirenti e i requirenti non sono stati in grado di scoprire i miliardi che impinguano le banche dei vari paradisi fiscali.


A PROPOSITO DELLA RETE IDRICA


Popolo bue, non sai che nell'anno millenovecentonovantanove, del mese di giugno, del giorno sedici, nel palazzo di San Giorgio Extra: da una parte, ovviamente a sinistra, il solito segretario generale dr Francesco D’Agostino senza assistenza di testimoni, è stato stipulato contratto in forze del famigerato D.L. 246/89, dall’altra parte il signor Piero Collina, nato a Bologna, presidente legale del Consorzio di sinistra Cooperative e Costruzioni con sede in Bologna, rappresentato dal procuratore signor Michele Mario Vatrano. Tutti i presenti dell’estrema sinistra, premettono: che in attuazione al famigerato decreto Reggio, detto “Sacco della città”, approvato con decreto 728 del 30.10.1998, sono stati programmati i lavori esecutivi per la <Ristrutturazione della rete di distribuzione idrica di Reggio Calabria, lotto 2°>. L’astronomico importo è di £. 6.861.698.187, esclusi oneri di IVA, e che l’appalto è stato assegnato alla sinistra Cooperativa di Bologna, avendo offerto IL RIBASSO DEL 23,121% pari a £. 5.275.208.422 (va ricordato che quando il ribasso supera il 14% le mazzette volano e i lavori non sono eseguiti a opera d’arte). La cooperativa s’impegna a ultimare i lavori entro 540 giorni naturali (quando mai), successivi continui, a decorrere dalla data del verbale di consegna. Seguono bye, bye, bye.


CHI E’ IL DIRETTORE DEI LAVORI? LUI! CHI? L’INGEGNER ANTONIO IDONE!


Per evitare il voltastomaco, continuerò domani, popolo mio.


 
 
 

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