"1946-2016: buon compleanno Repubblica"
- Aiello
- 4 set 2016
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E’ stato il filo conduttore della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale "L'Agorà" in occasione del settantesimo anniversario di tale ricorrenza. Sono trascorsi 70 anni da quel 18 giugno del 1946 quando l'Italia, a seguito dei risultati di un referendum istituzionale, pose fine alla fase monarchica per divenire repubblica democratica. La Repubblica italiana vide la luce il 2 giugno del 1946, a seguito dei risultati referendari che raggiunsero il 54% dei consensi grazie al consenso di tutti i cittadini italiani maggiorenni, sia uomini che donne che attraverso lo strumento democratico del voto elessero liberamente le nuove amministrazioni comunali, i rappresentanti dell’Assemblea Costituente e l’ordinamento istituzionale del paese. Tali cifre esprimono i primi rilievi storicizzati nella Penisola dal punto di vista democratico che così si allontanava dal “ventennio” e da lunghi periodi che coinvolsero il Paese in una guerra mondiale e civile che lo trascinò in una lunga scia di lutti e devastazioni. In quella nuova fase storica dell'Italia si registrarono diverse novità quali la riapertura dei sindacati, dei partiti politici, delle testate giornaliste e, non per ordine d'importanza l’accesso delle donne al voto. Il relatore, Antonino Megali (socio del sodalizio culturale reggino) ,nel corso del suo intervento, ha effettuato una interessante disamina di quel momento storico partendo dalla caduta della monarchia Sabauda per passare poi al referendum per la forma istituzionale del Paese: Monarchia o Repubblica. Vinse quest'ultima con 12.182.855 preferenze (54,05%) rispetto alla Monarchia 10.362.709 voti, (45,95%) ed al referendum partecipò 89,1% del corpo elettorale. La Repubblica conquistò la maggioranza in tutte le Province a nord di Roma (tranne Cuneo e Padova). Da Roma in giù vinse la Monarchia (tranne che a Latina e Trapani). La Calabria diede alla Repubblica solo il 39,7 % di voti e Reggio in particolare il 32,0%. Per la Costituente al primo posto c’è la DC. Primo presidente provvisorio fu Enrico De Nicola e nel 1948 venne eletto Luigi Einaudi.
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