XIV edizione di studi sul periodo napoleonico
- Aiello
- 30 ago 2016
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Quattordicesima edizione della giornate di studi sul periodo napoleonico, denominata "5 maggio", organizzata dal Circolo Culturale "L'Agorà" e dal Centro studi "Gioacchino e Napoleone" di Reggio Calabria. La nuova conversazione culturale ha avuto come tema "Il decennio francese nella provincia jonica reggina" ed il filo conduttore del nuovo incontro ha tracciato un'analisi relativa alle presenze ed agli ideali napoleonici in tale area. Anche nel Distretto di Gerace si diffusero i prìncipi sanciti dalla Rivoluzione francese e 12 paesi furono coinvolti nella nuova esperienza politica che condurrà alla Rivoluzione napoletana del ‘99. Dai documenti chiaramente la partecipazione di molti calabresi del Distretto di Gerace a quelle vicende, alcuni forse spinti dal momento emozionale, altri da autentiche convinzioni politiche maturate nel nuovo clima determinato dalla Rivoluzione francese dieci anni prima. A riguardo i fatti ed i personaggi originari dell'area jonica della provincia reggina protagonisti nella Repubblica partenopea Gianni Aiello parla di Vincenzo Fabiani che fa da cerniera ai periodi storici relativi al 1799, alla prima restaurazione, al decennio ed alla seconda restaurazione borbonica. La conversazione quindi si è basata sia sull'analisi de “Il Distretto di Gerace dal terremoto del 1783 ai primi anni del Decennio francese” a cura di Vincenzo Cataldo che su diverse archivistiche da parte di Gianni Aiello. A riguardo l'analisi sulla struttura amministrativa geracese sono stati analizzati i seguenti aspetti:
- terremoto 1783;
- parcellizzazione del distretto di Gerace a seguito del 'tremuoto:
- 1799;
- prima restaurazione borbonica;
- decennio francese nel distretto di Gerace.
- Sono stati analizzati anche gli aspetti logistici dello stato di salute del territorio jonico reggino a seguito del devastante “” del 1783 che a causa ed in conseguenza dei danni riportati anche ai collegamenti viari terrestri, gli stessi venivano preferiti a quelli marittimi, vista anche l'inesistenza di collegamenti di ponti che univano le sponde delle fiumare. A tal proposito Gianni Aiello ha evidenziato la presenza di diversi attacchi pirateschi nei confronti di imbarcazioni commerciali. Durante le visite delle province compiute da Giuseppe Bonaparte, i villaggi più poveri, invece di chiedere pane domandavano giustizia. visto che la stessa era affidata a birri e bargelli degli stessi feudatari, e tale sistema insieme ad altri aspetti che erano soggetti al regime feudale, vennero rinnovati grazie ad una vivace azione riformistica durante l'amministrazione del decennio da parte dei napoleonidi.
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