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Fu aeroporto "Tito Minniti": andatevene a casa invece di resistere, resistere, restistere

  • dibattitonews
  • 21 ago 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Procuratore Aggiunto, dr Domjinianni, soltanto Lei potrà ridare fiducia a quel piccolo pezzo di società civile che ancora riesce a sopravvivere in questa città di cialtroni. Abbiamo pubblicato documenti inoppugnabili che inchiodano le responsabilità sia penali sia civili dei due compari ovverosia del CTU Carlo Alberto, detto “Porcino”,

e del dottore avvocato CALARCO, detto “Il pigliatutto”.

Lei, procuratore aggiunto è una persona seria e un magistrato sereno e imparziale per questo le chiediamo, ne abbiamo il diritto e il dovere, nell'interesse esclusivo della città di mettere ordine nella SOGAS dove sguazzano ‘ndrangheta e pseudointellettuali oltre a Sua Eccellenza che avrebbe urlato di volersi dimettersi.

















La responsabilità del disastro SOGAS va ricercato nel rifugiato nel palazzo di vetro dell’ex Provincia, sito sulla Via Aschenez, dove riceve finanche gli addetti alla GA.GA.- Mi riferisco al socio di maggioranza, tale Raspa, che oltre ad aver

illecitamente anticipato denaro pubblico dovuto da altri soci ormai schifati, ha assunto tale porta la voce Minniti + il 20%

sistemandolo al livello più alto della scala riservata ai fiocchettini. Non da meno è stato il CTU, che addirittura pagava con bonifico un adepto prima ancora della sottoscrizione del contratto d’illecita assunzione. Senza rammentare a noi stessi che i due compari rubavano denaro percentualizzato attraverso un vergognoso marchingegno di cui rimandiamo alle nostre edizioni. Mi rifiuto di credere che i due compari siano anch’essi intoccabili specie dopo l’apocalisse giudiziaria che sta caratterizzando l’azione della magistratura. Certo, la sezione fallimentare è ed è stata sempre un merdaio, dove specie alcuni magistrati si sono forniti di autovetture nuove, di appartamenti nel centro che fu storico della città senza oramai identità, di mobili pregiatissimi antichi e di quant’altro concedeva la divina provvidenza. Mi lasci dire con sgomento, dr Dominijanni, quali gravi motivi induca il Prefetto a concedere scorte a magistrati falliti che meritino ben’altro trattamento.

Ancor peggio, in quel sudiciume della Sogas a oggi la ‘ndrangheta decide, aggiusta, promuove e retrocede. Basti soffermarsi sulla circostanza che un'analfabeta ha alle sue dipendenze persone perbene, lavoratori onesti e laureati.


In sostanza, la ‘ndrangheta pilota fino al fallimento i cosiddetti consigli che non amministrano un bel nulla se no interessi oscuri cui un giorno ne parleremo. Mi riferisco a massoni quasi deviati che nella loro giovinezza rubata abbiano la convezione di disporre i tasselli del mosaico a loro piacimento. Andatevene a casa, magari accompagnati dalle guardie carcerarie. Non abbiamo mai e non lo faremo in futuro abbaiato alla luna, egregio dr Domiinijanni. Lei mi conosce e sa che sono un giornalista libero che non si lascia mai scappare la preda. Stiamo parlando di persone indegne, con la coppola quasi storta che addirittura si vanta, d’essere stata molto, ma molta vicina al cosiddetto supremo. Orbene, queste teste di legno riescono a intimidire finanche quei coglioni che dicono d’amministrare su nomina del rifugiato al palazzo di vetro. Addirittura, fa parte del consiglio che non consiglia, la sorella di un ingegnere, il quarto assunto dalla NASA. Del gruppo di autentici idioti fanno parte: tale Giovanni Raso,

nipote dell’amico del supremo Ambrosio Fabio, detto “MOSE’” e figlio dell’ex assessore Raso al patrimonio edilizio. Il quale ha amministrato ricorrendo a illeciti passati inosservati dalla procura quando non c’era il procuratore.

Il Raso si occupa, manco a dirlo, del trattamento economico del personale e delle presenze e sopratutto delle assenze mai rilevate, in particolare, di tale Mosè che passava le sue giornate al lido d'Alvaro. Va detto che le organizzazioni sindacali di categoria abbiano formulato richiesta prima a due compari e poi al nuovo C. di A. gestito dal rifugiato nel palazzo di vetro, di rivedere la posizione di tali soggetti. Ecco la risposta di BASILE GIUSEPPE: noi non cambieremo nulla. E così fu! Tale incarico consente al Raso di prodigarsi in voti di scambio. E chi se ne frega? Da qualche tempo le eccellenze che dicono di governare la SOGAS, hanno acquistato sempre e comunque dalla NASA un sistema digitale di controllo delle entrate e delle uscite. Peccato che non sia entrato in funzione forse perché la ‘ndrangheta s’oppone. Mosè e Basile pare godano d’ottima amicizia con un capogruppo del palazzo Campanella, che per il momento omettiamo di nominare, per evitare di sporcare la tastiera del mio computer. Con il capo… gruppo si scambiano messaggi d’amore, e comunque il Consigliere Basile Giuseppe pare, non sta a me accertarlo, sia parente di Mosè.

Per il momento mi fermo per evitare di vomitare, ferma restando la certezza che la magistratura faccia il suo dovere a tutela dei cittadini perbene. Quei pochi che sono scampati all'apocalisse giudiziaria.










 
 
 

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