Siria, Federica Mogherini chiede uno stop ai combattimenti
- Giulio Lugarà
- 20 ago 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Un drammatico video sta facendo il giro del mondo. Un video che mai e poi mai avremmo immaginato di vedere. Le immagini diffuse da Aleppo Media Center mostrano un bambino salvato dalle macerie di un palazzo dopo un disastroso attacco aereo su Aleppo. Il piccolo Omran Daqneesh di 5 anni, uno dei 5 bambini rimasti feriti nel raid aereo, viene portato via in braccio fino all'ambulanza da uno dei soccorritori. Un immagine agghiacciante che mai avremmo voluto e dovuto vedere. Il piccolo Omran è seduto sull'ambulanza scalzo e ricoperto di polvere dalla testa ai piedi. Ha i vestiti stropicciati. Guarda davanti a se, sembra stupito e spaventato. Con la manina prova a togliersi il sangue dal volto. E' stato portato all'ospedale e curato per aver riportato una ferita alla testa. «Ci guardava e non parlava», racconta Mahmoud Rslan che ha girato il filmato. L'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato di avere sospeso l'attività della sua task force umanitaria affermando che i continui combattimenti ostacolano gli aiuti ai civili. E non è mancato l'intervento del generale Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa russo, che ha fatto sapere che la Russia è pronta a sostenere la proposta di una tregua di 48 ore su base settimanale per permettere l'invio di aiuti umanitari nella città di Aleppo. L'Ue "condanna fortemente l'escalation della violenza ad Aleppo", principalmente "tutti gli attacchi contro i civili" e quelli "eccessivi e sproporzionati da parte del regime siriano", e chiede quindi "uno stop immediato ai combattimenti" ha dichiarato in un comunicato l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue Federica Mogherini. L'Ue vuole "l'immediata interruzione" dei combattimenti ad Aleppo, per avere la possibilità di poter svolgere le necessarie operazioni umanitarie. E' necessario "permettere le evacuazioni mediche, la consegna di aiuti umanitari e le riparazioni delle infrastrutture essenziali per l'acqua e l'elettricità", sottolinea la Mogherini, precisando di parlare a nome dell'Ue e dei suoi Stati membri e specificando che "le operazioni umanitarie ad Aleppo devono rispondere a uno scopo umanitario e rispettare pienamente i principi umanitari".
Pubblichiamo volentieri, come sempre, l’attento e acuto articolo del nostro collaboratore Giulio Lugarà. Dalla cui lettura ricaviamo anche la riflessione di come l’UE, gli USA, l’ONU e altri organismi pacifisti, politici, umanitari hanno atteso cinque anni per lanciare i propri appelli per un corridoio umanitario. Mai richiesto negli anni scorsi mentre gli assassini dell’isis squartavano, decapitavano, bruciavano vivi Cristiani Cattolici, Ortodossi, Curdi, Musulmani. In assenza di ogni intervento, anche verbale perché cessassero e cessino quegli scempi.
Nicola Scali
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