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Palermo: il caso Valentina Giunta. All’avv. Rosario Basile non sono stati efficaci i metodi mafiosi

  • Francesco Gangemi
  • 26 lug 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Nostra inchiesta giornalistica. Continua dai n. precedenti. La coraggiosa denuncia di Valentina gratta fin al fondo del badile. Il delegato alle indagini chiede alla denunciate cosa sia accaduto antecedentemente alla presunta rapina. La risposta non si fa attendere. Valentina dichiara che alle ore 21 del 24 marzo 2014, con l’autovettura di sua proprietà va alla villa del suo amico Marando Benito poiché il prestigioso avvocato Rosario ha espresso il desiderio d’incontrarla nella villa di Marando: “… il tema dell’incontro fu, per l’ennesima volta, IL MIO ABORTO, E LA MIA DISCUSSIONE DOPO DIVERSI BATTIBECCHI DIVENNE TESA … PERCHE’ IO RIFIUTAVO LA PROPOSTA D’ABORTO COME AVEVO SEMPRE FATTO PERALTRO ERO AL QUINTO MESE DI GRAVIDANZA MALGRADO GLI FECE NOTARE ALL’AVV. ROSARIO BASILE CHE UN ABORTO AL QUINTO MESE ERA FUORILEGGE E CHE IO RISCHIAVO LA VITA… COSTUI NON VOLEVA SENTIRE RAGIONI E PRETENDEVA IL MIO ABORTO… L’INCONTRO SI CONLUSE BRUSCAMENTE ATTESO CHE IO E L’AVV. BASILE CI SIAMO MANDATI A QUEL PAESE… PUR NONDIMENO PRIMA D’ANDARE VIA DALLA VILLA MARANDO BENITO HO CHIARITO ALL’AVVOCATO BASILE DI NON AVER NULLA DA TEMERE, CHE IL FIGLIO ERA MIO E CHE DI LUI NON M’IMPORTAVA NULLA E CHE NELLE MIE INTENZIONI NON C’ERA ASSOLUTAMENTE ALCUNA INTENZIONE RICATTATORIA, NE’ AVEVO INTENZIONE DI CHIEDERE IL TEST DEL DNA NE’ DI PRETENDERE ALCUNCHE’…”. La Valentina aggiunge che il suo amico Marando avrebbe potuto confermare la versione dei fatti esposti. A quel punto Valentina lascia la villa e con la sua autovettura quasi a mezzanotte fa ritorno a casa sua dove, una volta giunta, sono accaduti i fatti denunciati.

Quali interessi avrebbero spinto Rosario Basile a minacciare la Valentina fino al punto d’indurla all’aborto, se non fosse stato figlio suo? Peraltro, la richiesta indecente colorata da minacce velate alle quali sono seguiti pestaggi volti a procurare l’aborto, presumo abbiano il veleno del cobra che ti aggredisce finanche per procurati la morte pur di spezzare la vita ad una creatura che ha il diritto di vedere il cielo, le stelle, il sole, la luna e il mondo che la circonda. Petto in fuori e intoccabile, l’avvocato non teme evidentemente l’intervento deciso e definitivo della magistratura che ha il dovere costituzionale di reprimere i reati soprattutto quelli gravi. Cosa pensare, dr Di Matteo? La famiglia Basile conta a tal punto da mettere a tacere finanche gli ermellini?

Qui termina la denuncia con l’inserimento dei dati della querelante nella scheda informatica. Sono le ore 20.00. Domanda: quali le conseguenze investigative nei confronti dell’amabile avvocato Rosario Basile? Qualcuno potrà darci una risposta convincente? Oppure anche la Valentina è una rompicoglioni alla pari del signor Gioacchino Mattiolo?

Continua.


 
 
 

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