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  • Francesco Gangemi

La corruzione è la Mamma della "Santissima" e della massoneria quasi deviata



LA CORRUZIONE

Fu Reggio Calabria e dintorni. Insisto nel confermare che la corruzione è la mamma di tutte le santissime e delle logge massoniche pubblicate dalla nostra testata congiuntamente ai magistrati con il grembiulino. Comunque, leggere Mitrokin, sempre e comunque pubblicato solo da “Il Dibattito”. Non ho ancora letto le duemila pagine dell’ordinanza, nonostante cliccando con il mouse sono riuscito a farmi un’idea. Finanche nell’infiltrazione degli appalti dell’alta velocità, la mammasantissima è sostenuta da politici regionali e nazionali. Sempre!

LE DUE OPERAZIONI

Intanto, immagino che le due operazioni, assieme contino circa quattromila pagine, e si sovrappongano con la variante che quella condotta dall’Arma Benemerita sia più radicata nella realtà anche se i fatti sono di vecchia memoria.

PIGNATONE

Non mi stanco di ripetere che per venticinque anni la procura di Reggio non ha avuto un procuratore tant’è che bravi magistrati sono stati aggrediti da altri ricorrendo finanche a pentiti di comodo. Basti ricordare la relazione dell’ispettore ministeriale dr Nardi, pubblicata da questa testata, il quale scrisse a chiare lettere che presso il Tribunale vi era “.... UNO SCONTRO TRA BANDE DI MAGISTRATI”. Non comprendo come mai non sia stato chiamato in causa o meglio indagato l’ex procuratore dr Pignatone, oggi caput mundi. Il PM, dr Lombardo, probabilmente attento lettore de “Il Dibattito”, fin d’allora sottopose alla firma di Pignatone l’ordinanza di custodia cautelare riguardante Scopelliti e la sua confraternita. Pignatone, cui ho scritto in abbondanza, s’è rifiutato a firmarla giacché ebbe da tutelare la destra politica espressione di Giuseppe Scopelliti e della sua confraternita, e dell’Utri. Ora, colpita e l’altra parte risparmiata. Anzi. Massacrata nelle ultime due operazioni.

LA MIA DENUNCIA

Voglio rammentare agli smemorati, che chi scrive in più sedute pubbliche consiliari, denunciò il comitato d’affari che da decenni agisce nella nostra città con diramazioni nel comprensorio reggino. S’è così incardinato il primo storico processo sul sacco di Reggio e Sanitopoli dei vari Ciancimino. Entrambi conclusisi in una bolla di sapone grazie all’antimafioso per eccellenza dr Boemi, poi divenuto consulente della Regione e infine mancato sindaco di Palmi. E quanto è costato ai contribuenti con il suo andirivieni da Palmi a Reggio con due autovetture di scorta a sirene spiegate? Orbene, anche allora quelli che ora sono definiti invisibili – confesso la mia ignoranza su tale espressione – erano visibili.

IL PROCESSO “A META’”

Da rammentare il processo “META”, che ho definito “A META’” – la pubblica accusa rappresentata dal bravo dr Lombardo, e la stima si estende ad altri giovani requirenti, quali ad esempio Centini, eccetera e non ad altri che avrebbero necessità d’essere sottoposti a visita psichiatrica - ,le dichiarazioni molto eloquenti dell’ottimo colonnello Giardina (abbiamo titolato “Siamo tutti Giardina” nel silenzio generale), lo stesso che ha incastrato il cosiddetto “supremo”, con le quali ha informato la Corte sulla cupola che agiva in città, in Calabria, a Malta, Spagna, Madagascar, della quale uno degli esponenti più attivi era proprio Giuseppe Scopelliti. Poi, l’intercettazione riguardante il colloquio tra l’imprenditore Franco Labate e Barbieri – questi in occasione di una ricorrenza familiare organizzò un conviviale cui partecipò Scopelliti con un’autovettura in dotazione alla Questura di Roma e gli Alvaro - , nel corso del quale il Barbieri confidò al suo interlocutore che il collettore delle mazzette fosse Tinuccio, il fratellino di pappalone -. Non accadde nulla!

L’UCCISIONE DELLA POVERA ORSOLA FALLARA

L’uccisione della povera Fallara è stata disonestamente coperta ed è scomparso il verbale dell’extracomunitario che ha assistito all’omicidio. Circostanza riportata dalla nostra testata più volte e anche in contraddizione con l’attuale procuratore della Repubblica di Palmi, dr Sferlazza. In sostanza, il sacco di Reggio è stato “archiviato” malgrado i tre mesi di carcere inflitti ad alcuni personaggi poi assolti e altri liberi dopo il patteggiamento in Cassazione. L’unico che ha pagato con un anno di reclusione è stato chi scrive perché s’è rifiutato, su richiesta del PM Verzera da me fortemente, diciamo, criticato per il ferimento di una persona nel corso di una sorta di orgia nell’abitazione messinese del magistrato, a fornire i nomi dei suoi informatori.

MAMMASANTISSIMA E’ LA SCOPERTA DELL’UOVO DI COLOMBO TINTEGGIATA DAI PROFILI DELL’INVISIBILITA’ POICHE’ SEGRETA

Certamente, dalle intercettazioni telefoniche, quelle poche riportate da YUTUBE, s’evidenzia che la cronaca si ripete. Mi meraviglio come sia sfuggito alla mamma l’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, eletto con il contributo sostanziale della cosca Tegano e come mai ancora il signor Plutino non sia stato quanto meno mandato agli arresti domiciliari. Certamente, non è il solo Nucera, è cosa risaputa che i ronzini che sono alla Camera dei deputati, al Senato e nelle altre articolazioni minori dello Stato, e i galantuomini inseriti nei vari consigli che amministrano società delle regioni e statali, sono la crema della corruzione, della massoneria deviata e della malavita organizzata.

IL FESTIVAL DEL PENTITISMO

Mi scappa un sorriso nell’apprendere che tra i pentiti confessati facciano parte Nino Lo Giudice fratello di Luciano giudicato dal Tribunale di Catanzaro non corrotto. Insomma, un manager e un onesto imprenditore che nulla avesse da spartire con Mollace, come Spanò assolto tra lacrime e applausi, la Settineri suocera del boss Sparacio, il Pintus manipolato proprio da Mollace che attraverso amici romani in divisa sporca cambiarono titoli al portatore alla Federal Bank per decine di milioni. Quel Mollace che dichiarò alla trasmissione della RAI condotta dal giornalista che ora traslocò a La 7, che i titoli fossero falsi. La nostra testata pubblicò i titoli veri scambiati e intascati. E’ vero Pintus? Non sono, alla guisa di tanti giornalisti in specie nostrani qualcuno finanche accreditato dalla Bindi, un mafiologo, pertanto, è doveroso attendere l’eventuale condanna che dovrebbe essere aldilà di qualsiasi dubbio. Certo, si rimane turbati nell’apprendere che i finanzieri delegati agli arresti – mi riferisco alla “Fata Morgana” – hanno sequestrato i cellulari dei novantanove indagati e quelli dei loro familiari dopo aver chiesto se fossero massoni.

NON VADO OLTRE…

… fin quando non leggerò e approfondirò l’ordinanza “Mammasantissima” ripromettendomi di riportare tutte le titolazioni de “Il Dibattito” che ha fin dalla sua nascita, perseguitata e ammanettata, anticipato in tutta la Calabria e in Italia il malaffare che si traduce in cumuli di sporcizia in tutte le latitudini.

UN’ULTIMA ANNOTAZIONE

Chi ha accompagnato Scopelliti, detto “lo scortato”, da Lele Mora per la passeggiata sul corso dei mille con la Marini? Forse Paolo Martino? Chi è andato assieme alla propria consorte, a trascorrere una splendida giornata in una delle ville di Lele Mora in Sardegna? Forse Scopelliti? E la cupola che fin dai tempi di Fragomeni e del master plan di Soriero a oggi con a capo Gentile nonostante l’esposto denuncia da chi scrive firmato e presentato alla Procura di Reggio con numerosi documenti, perché a oggi è invisibile? E le mamme di tutte le truffe ovvero, tanto per fare un accenno, le dighe Metramo e Menta, la sanità tanto cara a Provenzano, sono rimaste invisibili? Quale sottosegretario è andato dal fu Rocco Musolino a chiedere voti? Come mai è stata data in “concessione” la sala del consiglio comunale di RC, a Piero Battaglia, collettore di mazzette? Chi ha sempre e comunque confezionato sindaci, consiglieri comunali e regionali, deputati e senatori, assunzioni e membri dei consigli di amministrazione? La Sogas, il CTU Porcino e il dottore avvocato Calarco, sono invisibili? Forse la massoneria deviata e la santissima sono nate e cresciute in questi mesi del 2016? Non solo nella nostra Regione, quasi su tutto il territorio nazionale? Certamente, i giostrari ci sono e sempre sono stati invisibili? Di chi sono le mani che fanno girare le giostre? Mi fermo poiché i cumuli di mondezza mi fanno vomitare e comunque riprenderò a scrivere dopo aver letto e approfondito l’ordinanza. Dimenticavo, alle operazioni hanno per carso partecipato i servizi segreti? Popolo bue, a dopo.




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