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Pianeta Urbanistica: torna di moda la taverna dei marsigliesi

  • La maschera di Zorro
  • 16 lug 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Fu Reggio Calabria. Il dirigente dell'ufficio Urbanistica, targato Lametia Terme, ha apportato tutta una serie d’innovazioni che dovrebbero porre l'ufficio retto in posizione top-special. Infatti, a distanza di anni hanno fatto rientro nella averna dei marsigliesi, alcuni personaggi, i più ignobili fregiati da un titolo tecnico. Altri, invece, sono stati trasferiti in altro dipartimento. Nonostante tutto non è chiara la linea innovativa tracciata dal nuovo dirigente. L'ufficio urbanistica dovrebbe essere il garante del rispetto delle norme che governano il territorio favorendo, se legittimo, la rapidità nell'evasione delle istanze avanzate dagli aventi titolo. In tal senso, il neo dirigente innova il funzionigramma facendo in modo che tutti si occupino di tutto. Se questo portarà effettivamente dei benefici, quantomeno in termini di trasparenza amministrativa, è ancora da testare. Sicuramente, non è cambiato nulla nel settore del condono edilizio cui funzionario preposto, si perde nella miriade di pratiche non ancora evase. Pertanto, a distanza di 31 anni dal primo condono insistono almeno 20.000 domande in attesta della licenza edilizia o presunta tale. Il povero funzionario, responsabile del servizio cerca l’impossibile smaltimento delle pratiche. Comunque vi sia la volontà le utenze sono sempre più insoddisfatte a causa della lentezza ovvero della scarsa organizzazione del servizio. Non tocca a noi individuare le responsabilità. Certo è che malgrado sia stata da anni introdotta la posta certificata, il volenteroso funzionario resta all'era della carta stampata. Cosicché tutte le volte che l'utente trovi accesso in quell'ufficio per ricevere delle risposte, apprende che l'invio della documentazione è irrituale. Se così è, come lo è, chiediamo al neo dirigente, targato Lametia Terme, quali provvedimenti intenda adottare per risolvere l'annosa questione: “validità o meno della documentazione inviata a mezzo di posta certificata”. Viceversa, lui adotti azioni volte a impedire alle utenze, magari residenti fuori città, l'inoltro a mezzo Pec portando di persona il materiale cartaceo. Delle due l'una. Invero stupisce che lo stesso dirigente partecipi con entusiasmo alle attività - programmate dall'assessora sedente nel Lazio - che oramai si sviluppino attraverso l'uso di sistemi informatici mentre le pratiche di condono edilizio subiscano ulteriori rallentamenti. La questione merita approfondimenti. A chi spetta!


 
 
 

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