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SUICIDIO


QUANTI PERCHE’ SUL SUICIDIO DI UNA GIOVANISSIMA RAGAZZA

Perché figlia di Giovanni Lo Giudice in carcere ritenuto mafioso? Perché ancora piccola innocente avrebbe conosciuto il fucile a canne mozze? Perché, ancora RITA bambina, sarebbe stata uccisa (non è stato mai trovato il corpo) Angela Costantino, moglie di Pietro Lo Giudice, per presunte questioni di corna? Perché i due fratelli, zii della ragazza almeno credo, il NANO l’analfabeta cioè lo scienziato della cocomeria che è stato addirittura considerato un pezzo da novanta, alla stregua di Buscetta, dai magistrati siciliani? Perché il GENEROSO usuraio, corrotto e corruttore finanche di pezzi dello Stato non puniti dall’ordinamento giudiziario con la radiazione? Perchè nel carcere di Tortona indusse il NANO a fare casino e magari a deporre bombe nel portone della Procura Generale e in quello dell’allora Procuratore del nuovo e lungo corso, dr Di Landro? Perché sono state depositate in quei luoghi quelle bombe? Per un eventuale scaricabarile? Perché è tornato in libertà l’usuario e delinquente professionale LUCIANO? Perché il NANO inviò quei memoriali scritti da chi e perché con firme grafologicamente diverse? Perché la mannaia della giustizia è caduta sulla testa di quai ragazzi del surgelato che da sei anni attendono le decisioni della Cassazione? Perché è stata arrestata quella signora che gestiva assieme ai ragazzi l’esercizio commerciale dalla G. di F. accusandola di tenere mazzette di denaro che erano il ricavato del venduto? Perché la liberazione di Luciano che sarebbe, sarà una mia presunzione, dovuto rimanere in carcere a vita, amico e parente del padre della ragazza? Perché la dolce ragazza ha sopportato per tanti anni la storia mafiosa del padre, del NANO e del generoso, e che peraltro laureatasi e fidanzata è stata a Francoforte e a Bruxelles per conoscere, sotto il profilo professionale, la sede della Banca Centrale e degli uffici della Commissione Europea? Perché è colpa nostra se le serrande degli esercizi commerciali giornalmente si abbassano? Perché è colpa nostra se il popolo reggino è interdetto? Perché è colpa nostra se i giovani scappano da questa città esasperata? Perché è colpa nostra se gli imprenditori sono scomparsi per andare nei paesi dell’Est? Perché è colpa nostra se siamo tutti figli legittimi della corruzione espressione visiva della massoneria deviata e della malavita organizzata? Perché non avrebbe chiuso per lutto il Gran Caffè il cui titolare è parente del NANO?

Ora, invece è il momento di evitare capannelli negli angoli della città smarrita per non infangare l’innocenza di una ragazza accolta in Paradiso dalla Madonna. E’ il momento della preghiera e non delle illazioni. I Carabinieri sanno fare il loro lavoro con descrizione. Ciao MARIA RITA, ho pianto per il Tuo gesto che forse covavi nel Tuo cuore, non so da quanto tempo e perché lo hai voluto porre in essere la mattina di una grigia giornata. Ti abbraccio RITA e sarai sempre nelle mie preghiere.

Francesco


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