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PALERMO - IL PM CORAGGIOSO E SCRITTORE

DR DI MATTEO LEI CONOSCE IL PATTO TRA STATO E CAMORRA?

Dr DI MATTEO, Lei è stato definito il magistrato più coraggioso della Procura di Palermo per l’impegno con cui ha affrontato e portato avanti l’attività processuale riguardante il patto tra “Stato e mafia”. Lei addirittura per ragioni di sicurezza, è stato trasferito in altro distretto giudiziario contro la sua volontà. Eppure, egregio PM senza paura e raffinato scrittore, con inizio 27 aprile 1981, è scritta la pagina più vergognosa, più torbida dell’italietta dalla politica governativa in stretta collaborazione con i servizi segreti deviati. Cosa che non fu fatta per la liberazione di Aldo MORO. Ciro CIRILLO, che io ricordi era un politico napoletano che contava poco o nulla. Accade, dr DI MATTEO, che il 27 aprile 1981, il CIRILLO fa ingresso con l’autovettura della regione nel suo garage sito alla Via Cimaglia di Torre del Greco. Dove ad aspettarlo vi sono cinque delinquenti. Che nel giro di pochi secondi uccidono l’agente di scorta, Luigi Carbone, e l’autista, Mario Cancello. Il segretario di Cirirllo, Cirio Fiorillo, è ferito alle gambe. L’assessore incappucciato, è fatto salire in un furgone che si allontana rapidamente. Il “Secolo XIX” di Genova, pubblica la rivendicazione: sono le Brigate Rosse. Non è così. Solamente una brutta storia di camorra. Dei suoi rapporti con la DC e degli apparati dello Stato, egregio dr DI MATTEO. Cirillo è un politico molto chiacchierato. Egli è il n.2 della corrente di Gava, legato da strettissimi rapporti politici e d’amicizia. Cirillo segue le vicende che hanno scalzato Lauro da sindaco monarchico. Cirillo segue passo dopo passo la carriera politica del figlio di Silvio Gava da Castellamare di Stabia a Napoli, dal Consiglio comunale alla camera dei deputati, fino all’epoca del sequestro, a capo della segreteria politica di Flaminio Piccoli, segretario nazionale della DC. Cirillo è assessore regionale all’urbanistica e all’edilizia economica e popolare, settori nevralgici del rapporto con imprenditori disonesti – stiamo scrivendo la cronaca dell’anno 1981 la stessa di quella che stiamo vivendo in questo secolo – e degli amministratori comunali responsabili dello scempio urbanistico che caratterizza la politica municipale e governata dall’estremo sud all’estremo nord dell’Italia. Inoltre, Cirillo è presidente del comitato tecnico regionale deputato al coordinamento degli interventi pubblici di ricostruzione dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che aveva provocato danni a Napoli e in Campania. Tralascio il collegamento tra le BR e il Cirillo, che vedevano in quest’uomo una giustificazione delle loro azioni criminali. Tra i terroristi e i camorristi s’è creato un filo sottile di affiancamento di valori tra la popolazione carceraria e le aspirazioni sociali, di cui la camorra cutuliana, in particolare s’era fatta interprete. Non a caso il libro di poesie di Cutolo girava tra i terroristi e alcuni di essi erano in rapporti epistolari con il “professore” Cutolo come amava farsi chiamare.

1/Continua.

Francesco Gangemi


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