Popoli mio ti racconto una delle tante favole che ha caratterizzato il sacco di Reggio
- di Francesco Gangemi
- 5 ago 2016
- Tempo di lettura: 1 min


Caro popolo bue, sai benissimo che le reti idriche e fognarie sono un colabrodo. Sai pure l’imponente dispersione d’acqua che tocca ai poveri contribuenti pagare, e la puzza di fogna che infesta interi rioni della città del nulla. Forse non sei a conoscenza delle vertiginose spese elargite ad amici degli amici per la sistemazione mai avvenuta delle infinite reti dai vari amministratori comunali che si sono felicemente e senza scossoni alternati nel palazzo municipale. Con disposizione, protocollo n. 431/gab del 7.5.1999, avente per oggetto “DIAGNOSI DELLA RETE IDRICA DI REGGIO CALABRIA – LEGGE LUGLIO 1989 N. 246/89/ ART.3”. La diagnosi rientra a pieno titolo nel famigerato decreto Reggio senza limiti temporali. La diagnosi è affidata ai docenti universitari specializzati nella materia: “ATI CISTITUITA DA C. LOTTI & ASSOCIATI S.P.A. E BIWATER LTD, AD OPERARE SULLA RETE IDRICA E RELATIVI IMPIANTI DISLOCATI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI REGGIO CALABRIA PER LE ATTIVITA’ INERENTI ALL’OGGETTO”.
I docenti a oggi non hanno consegnato il risultato della “DIAGNOSI”. Poi, popolo bue, ti dirò quanto ti è costato l’approfondimento scientifico. I Ciancimino rispetto ai nostri scienziati,possiamo considerarli apprendisti.
Un abbraccio.
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